Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

"PATRI 'I FAMIGGHIA" OSPITE DEL FESTIVAL "PRIMAVERA DEI TEATRI" A CASTROVILLARI

Si tratta di uno dei più importanti appuntamenti italiani con la scena contemporanea. Lo spettacolo è tutto messinese: testo di Dario Tomasello, regia di Roberto Bonaventura, interpreti Angelo Campolo, Annibale Pavone e Adele Tirante
Messina, 02/06/2011 - "Patri 'i famigghia", la produzione del Teatro di Messina recentemente presentata nella Sala Laudamo con grande successo di pubblico e di critica, sabato 4 giugno sarà ospite di "Primavera dei Teatri", uno dei più importanti festival italiani dedicati alla drammaturgia contemporanea, in corso di svolgimento a Castrovillari (Cosenza). L'appuntamento è alle ore 22.15 nella Sala 14.
"Patri 'i famigghia" di Dario Tomasello è una produzione tutta messinese. Con la regia di Roberto Bonaventura recitano Angelo Campolo, Annibale Pavone e Adele Tirante. Si tratta di un apologo sul senso di desolazione e di sradicamento, vissuto da una generazione che non riesce ad assumersi la responsabilità più delicata: quella della cura paterna dei propri cari, del proprio tempo. In un gioco ambiguo di ricognizione memoriale, tramato in dialetto messinese, tre cugini, ritrovatisi per necessità alla morte del padre di uno di loro, tessono la tela, amara e divertita, dei ricordi di un’infanzia dolcissima, crudele e smarrita.

Festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, "Primavera dei Teatri" testimonia la volontà di un piccolo e suggestivo centro di una tra le regioni più disagiate del territorio nazionale di diventare luogo privilegiato del dibattito culturale nazionale. E conferma la volontà di sfidare la propria condizione di arretratezza culturale, contribuendo al processo di rinnovamento del linguaggio scenico in Italia. Il festival è ormai un polo di riferimento al Sud per la drammaturgia contemporanea e la nuova creatività, cantiere di incontri e confronti tra artisti di diversa estrazione e generazione.

"Primavera dei Teatri" ha contribuito negli anni all'affermazione di molti artisti italiani dell'ultima generazione, alcuni dei quali consacrati in seguito da prestigiosi riconoscimenti. Appuntamento unico nel meridione, il festival riflette sulla società contemporanea, registra idee e interrogativi estetici, punta sui giovani anche rischiando molto. Diretto e organizzato da Scena Verticale (il gruppo che fa capo all'autore, attore e regista pluripremiato Saverio La Ruina), il festival è giunto nel 2011 alla dodicesima edizione.

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