Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CIRCUITO EPICARMO: A GIARDINI NAXOS LE TROIANE DA EURIPIDE E SENECA

La Grecia delle colonie racconta il dramma della deportazione Le ultime due tappe di Pathos a Palazzolo Acreide e Giardini Naxos Pathos, la tragedia delle Troiane da Euripide e Seneca con Lindsay Kemp e Silvia Budri, regia, coreografie e corpo di ballo di Micha van Hoecke, il musicista Giuliano Gabriele, scene di Renzo Milan, costumi di Marella Ferrera, testi tratti dalle traduzioni di Filippo Amoroso

Giardini Naxos (Me), 11 agosto 2011 - E’ ancora una volta la Grecia delle colonie siciliane a raccontare il dramma di Troia ospitando le ultime due repliche di Pathos, la tragedia delle Troiane, che dopo l’apertura al Teatro Greco di Tindari del 7 agosto e la tappa di oggi (11 agosto) al Teatro Greco di Morgantina (Aidone), concluderà il primo ciclo di rappresentazioni previste dal Circuito Epicarmo con due rappresentazioni, entrambe alle 21, al Teatro Greco di Acre (Palazzolo Acreide-SR, 12 agosto) e nell’Area archeologica di Giardini Naxos (Messina, 13 agosto).
Pathos, la tragedia delle Troiane, il dramma della deportazione di Ecuba e delle altre donne della città distrutta, firmato da Micha van Hoecke su testi di Euripide e Seneca tradotti dal direttore artistico del Circuito, Filippo Amoroso, è frutto della collaborazione artistica con il Ravenna Festival, l’Accademia Nazionale di Danza e il Teatro dei Due Mari.

Significativi gli ultimi due “palcoscenici” scelti per questo ritorno alle origini e alla memoria del teatro firmato da van Hoecke e con protagonista principale, nel ruolo di Ecuba, regina e madre, Lindsay Kemp. Il primo è la città di Akrai, ubicata ad ovest rispetto alla moderna Palazzolo Akreide. La più antica delle sub-colonie di Siracusa (secondo Tucicide, fondata 70 anni dopo la fondazione della madrepatria) fu identificata inizialmente da Fazello, ma solo con il barone Judica (XIX secolo) cominciò la vera e propria ricerca archeologica che ha portato alla scoperta, nel 1824, del Teatro di Acre.

A Judica si deve lo scavo della scena, dell’orchestra, dei gradini più bassi della cavea, ma anche interventi di restauro e la ricostruzione della cavea fino al dodicesimo gradino. Lo studio e le ricerche furono poi riprese da Bernabò Brea. Nel complesso si tratta di un edificio piuttosto piccolo con la cavea, in gran parte ricavata nel pendio della collina, di forma semicircolare come l’orchestra. Aveva originariamente nove cunei, separati da otto scalette, ma solo i due alle estremità erano interamente costruiti. Il luogo dell’ultima replica di Pathos, la tragedia delle Troiane è invece la prima colonia greca di Sicilia (secondo Tucidide, fondata un anno prima di Siracusa), Giardini Naxos, la abitazione più antica risale all’VIII secolo avanti Cristo, quattro secoli dopo la caduta di Troia, generalmente fissata al XII. Tra le particolarità della città nata dalla spedizione coloniale guidata da Teocle di Calcide, le numerose aree sacre d’età arcaica lungo i margini del perimetro urbano, che formano una vera e propria cintura sacra.

Alcune furono cancellate dall’impianto urbano del V secolo avanti Cristo, altre sopravvissero, come le due maggiori che, per l’estensione ed il numero di edifici, possono essere considerate dei veri e propri santuari. Sia Akrai che Giardini Naxos sono sotto la custodia dell’assessorato regionale ai Beni culturali e possono essere visitate tutti i giorni dalle 9 alle 18 (Akrai) e dalle 9 alle 19 (Giardini Naxos). In tal senso, il Circuito Epicarmo si propone come stimolo per spingere alla conoscenza dei gioielli archeologici siciliani non trascurando, però, anche la “contemporaneità” attraverso facilitazioni e convenzioni con i ristoranti per la cena del “dopo teatro” (info su www.teatriantichidisicilia.org)
Nel cast di Pathos, la tragedia delle Troiane, l’attrice toscana Silvia Budri e le storiche danzatrici dell’Ensemble di van Hoecke, alle quali si aggiungono per l’occasione cinque allieve dell’Accademia Nazionale di Danza.

Il Circuito, sostenuto dalla Regione Siciliana (Assessorato al Turismo e Assessorato Beni Culturali), sarà nuovamente nei siti più suggestivi della Sicilia dopo Ferragosto con Medea di Euripide (debutto a Giardini Naxos il 19 agosto), per la regia di Maurizio Panici, interpretata da Pamela Villoresi, Rumone di Acque (prima il 31 agosto all’ex Stabilimento Tonnara Florio di Favignana, regia di Marco Martinelli), Le Donne di Bellini, galà spettacolo in costume dedicato alle eroine belliniane (unica replica a Tindari il 24 settembre), e La nascita della Tragedia con Mariano Rigillo (apertura il 22 settembre al Teatro Romano di Catania).

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