Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

GIOIOSA MAREA: I “VOLONTARI PER LE CHIESE” IMPEGNANO IL CONSIGLIO COMUNALE

Gioiosa Marea (ME), 03/10/2011 - I Giovani “Volontari per le Chiese” di Gioiosa Marea intervenuti al margine della seduta del Consiglio Comunale lo scorso 28 Settembre 2011 hanno relazionato al cospetto dell’intero Consiglio e consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio Comunale Avv. Salvatore Salmeri il documento da loro redatto relativamente allo stato di degrado delle Chiese principali di Gioiosa Marea.
Hanno portato a conoscenza il Consiglio Comunale della petizione avviata e, informando di avere trasmesso il medesimo documento al Vescovo di Patti, al Sindaco del Comune di Gioiosa Marea, al Presidente della Provincia di Messina e al Presidente della Regione Sicilia. Il Sindaco di Gioiosa Marea Ignazio Spanò si è impegnato ad approfondire quanto concerne le possibili fonti di finanziamento delle opere necessarie ed il Presidente del Consiglio Comunale Avv. Salmeri si è impegnato a predisporre apposito punto all’ordine del giorno in occasione della prossima seduta di Consiglio Comunale.
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Cari concittadini,

ci sentiamo un po’ presi in giro. Dopo la risposta indiretta del Vescovo di Patti, riguardo la condizione di abbandono delle nostre Chiese principali, precisiamo che non siamo nell’intento di fare “polemiche” o di creare un “botta e risposta” con Sua Eccellenza, ma cerchiamo di dare la parola INIZIO al restauro. Come bene si intuisce dal servizio televisivo, Sua Eccellenza R.ma dice che Gioiosa “ha dove fare le celebrazioni”. In primis rispondiamo che la nostra lettera non dice che “non abbiamo dove fare le celebrazioni”, ma “che siamo disagiati per le celebrazioni tradizionali e di maggiore affluenza”. In secondo luogo non è una risposta che un Vescovo può dare ad una cittadina che sta perdendo le sue ricchezze e la sua storia. I due altari marmorei Gaginiani del ‘600 in S. Maria delle Grazie stanno cadendo, il tetto precipita, gli affreschi si staccano, il coro viene divorato dai topi e dal tarlo e “Gioiosa ha dove fare le celebrazioni”? Non è affatto una risposta adeguata alla nostra grave situazione. Adesso Vi poniamo alcune domande a cui chiediamo una profonda meditazione:

1. Stiamo perdendo le nostre Chiese e il meraviglioso tesoro in esse contenuto. Dovremmo accettarne l’oblio e l’abbandono perché non ci sono soldi?

2. Non è forse vero che S. E. il Vescovo, in occasione della Visita Pastorale svoltasi a fine Novembre dello scorso anno, ha avuto modo di constatare di persona i gravissimi crolli della Matrice di San Nicola e la gravissima instabilità di Santa Maria delle Grazie al punto che è stato necessario chiuderla al culto?

3. Dobbiamo aspettare che crolli tutto affinché qualcuno si decida a muoversi e a trovare i fondi?

4. Quanto ancora dobbiamo aspettare per rientrare nei luoghi che con tanta fatica i nostri avi hanno perfettamente ricostruito, dove siamo divenuti figli di Dio, dove vorremmo portare i nostri figli e condurre i visitatori della nostra bella Gioiosa?

5. Perdendo questo tesoro che è il legame tra “la Vecchia Gioiosa” e l’attuale Gioiosa Marea e che è la nostra storia, dobbiamo seppellire sotto le macerie la nostra identità?
Gioiosani e non, credenti o meno, dobbiamo permettere che tutto questo magnifico patrimonio del popolo si perda con la risposta “non ci sono soldi, Gioiosa ha dove fare le celebrazioni”? Questo è un patrimonio che con immensi sacrifici i nostri avi, armati di fede e devozione, hanno ricostruito prima di completare bene le loro stesse case! E adesso riceviamo una risposta fredda, vuota, che ci fa piangere il cuore! Passare di lì e vedere le nostre “Case” perdersi così ci fa veramente arrabbiare e, allo stesso tempo, riflettere su quanto errato sia rispondere “non ci sono soldi, Gioiosa ha dove fare le celebrazioni”! Ribadiamo ancora una volta, con grande speranza, la nostra fiducia in Sua Eccellenza Reverendissima il Vescovo di Patti e chiudiamo con una bellissima ma semplice frase del Beato Giovanni Paolo II : “ Chi non ha cura del proprio passato non è degno dell’avvenire!”.

Gioiosa Marea, lì 02/10/11

Non immaginateci come comitato, se tali appellativi debbano essere archiviati tra le iniziative destinate a spegnersi nel volgere di pochi giorni.

Il Gruppo Giovanile “Volontari per le Chiese”

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