Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MOODY'S DECLASSA LA SICILIA DA A1 AD A3, IL DPEF 2012-2014 DOVRA' CONIUGARE IL RISANAMENTO CON LO SVILUPPO E LA CRESCITA

Palermo, 5 ott. 2011 - "Moody's, a causa del declassamento del rating dello Stato Italiano, ha diminuito quello della Regione Siciliana portandolo da A1 ad A3. Per questo motivo il Dpef 2012-2014, il cui sforzo e' di ripensare le politiche economiche della Regione, dovra' coniugare il risanamento con lo sviluppo e la crescita". Lo ha detto l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao, nel corso del dibattito all'Assemblea regionale Siciliana che si e' chiuso questo pomeriggio con l'approvazione del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2012-2014.


"L'economia italiana - ha spiegato Armao nel suo discorso - e' in ginocchio non soltanto per gli effetti della speculazione ma soprattutto a causa di un'errata impostazione di politica economica del governo nazionale. In tre anni l'incremento del debito pubblico, vero cancro del nostro sistema economico, e' stato del 15%. Qualche giorno fa Svimez ha evidenziato il crollo degli investimenti verso la Sicilia e il Mezzogiorno e lo tsunami demografico che ha colpito i giovani dai 15 ai 34 anni definiti come una generazione 'neet' (not in education, employment, training) che non ha mai completato un corso di studi superiore, non ha mai avuto un lavoro a tempo indeterminato e mai una pensione. A tutti i siciliani, ma in maniera particolare a queste persone, va la nostra attenzione e lo sforzo che stiamo mettendo in campo".

"Le manovre del Governo nazionale - ha continuato l'assessore all'Economia - pur rispondendo all'obiettivo apprezzabile del risanamento e del pareggio di bilancio, sono prive di qualsiasi prospettiva di crescita, gettano gli enti locali e le regioni nella prospettiva del default e della recessione. A cominciare dal blocco dei fondi Fas, inibiti da una delibera del Cipe, che tolgono alla Sicilia risorse indispensabili per lo sviluppo. Cosi' come sarebbe opportuna la nettizzazione della spesa sganciando le risorse comunitarie dal Patto di Stabilita' per velocizzare, e non frenare, gli investimenti con i fondi europei".

"Il nostro Dpef - ha sottolineato Armao - tiene conto del grande sacrificio del taglio di un miliardo di euro che la Sicilia ha dovuto sopportare. Le pubbliche amministrazioni non possono piu' offrire un posto fisso ed e' per questo motivo che la Regione ha deciso di puntare sugli investimenti in favore delle imprese. Il risanamento passa attraverso la riduzione dei costi, gli interventi sulle liberalizzazioni e privatizzazioni ma bisogna anche restituire credibilita' alla Sicilia. Occorre, dunque, un grande sforzo di coesione e di passione e un rinnovato slancio autonomistico che ci consenta di affrontare e superare la crisi con tutti gli strumenti che ci offre lo Statuto".

Nel suo intervento in Aula, Armao ha anche ricordato le parole pronunciate a Palermo dal presidente Napolitano che "ha interpretato la passione degli italiani per il loro Paese. Non ci sono luoghi della virtu' e del vizio ma soltanto rafforzando le ragioni dell'unita' possiamo vincere la sfida della crisi e l'offensiva dei mercati ostili. Sul messaggio del Capo dello Stato - conclude Armao - dobbiamo costruire lo slancio nuovo del Paese e soprattutto della Sicilia, fuori dalle miopi convenienze di schieramento o di territorio".

Commenti