Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

ARMAO: A RISANARE E MORIRE C'E' SEMPRE TEMPO, OCCORRE GRADUALITA'

Palermo, 17 nov 2011 - "La comunicazione della Corte dei Conti della Sicilia sulla manovra finanziaria e' perfettamente in linea - come la stessa Presidente Rita Arrigoni ha affermato - con quanto emerge dalle analoghe relazioni sulle manovre finanziarie nazionali. Abbiamo ereditato una situazione di bilancio fortemente squilibrata ed abbiamo avviato con decisione la stagione dei conti in regola.
Il risanamento economico intrapreso dal Governo va consolidato con la prossima legge di bilancio. Tuttavia non sono sostenibili i tagli imposti dalle norme del governo Berlusconi che porterebbero al collasso. Stiamo facendo la nostra parte nel risanare, ma occorre gradualita'. Questo e' quanto chiediamo al nuovo governo nazionale".

E' il commento dell'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao, sui contenuti della relazione della Corte dei Conti.

In merito alla spesa dei Fondi Comunitari, la Regione siciliana ha attivato tutte le procedure necessarie per evitare il disimpegno automatico delle somme a chiusura dell'esercizio finanziario.

Sulle criticita' avanzate dalla Corte rispetto al bilancio, dall'assessorato si ribadisce che essendo stato formulato in base alla normativa vigente, tiene chiaramente in debito conto gli obiettivi di contenimento della spesa imposti dalle recenti manovre finanziari. In particolare in alcuni rilevanti settori, quali ad esempio formazione professionale e il servizio forestale, e' intendimento del governo di valorizzarli ricorrendo, ove possibile anche all'utilizzo di fondi extraregionali, tenendo presente gli obiettivi che ci impone la Commissione Europea. In questo modo si raggiungera' il duplice scopo di una maggiore attivazione della spesa comunitaria e di una migliore utilizzazione delle risorse regionali.

Per raggiungere la completa copertura delle spesa sanitaria, dall'assessorato si ribadisce l'opportunita' di costituire un tavolo tecnico con il Ministero, per affrontare nel merito gli aspetti della compartecipazione sanitaria, tenuto conto dei significativi risparmi gia' messi in atto da tre anni attraverso il piano di rientro. Senza questo naturale punto di approdo ogni ulteriore sacrificio chiesto ai siciliani risulterebbe vano perche' non inciderebbe sulla questione fondamentale: giungere ad una quota di compartecipazione alla spesa sanitaria sostenibile, in base alle effettive risorse della Regione. I sacrifici imposti dal governo nazionale come si evince dalla relazione, non tengono conto in alcun modo degli sforzi operati in questi ultimi anni dal Governo regionale per la riduzione e il contenimento della spesa.

La Corte ha preso atto positivamente dell'iniziativa che il Governo regionale ha avviato gia' dal mese di agosto per la riduzione dei costi della politica.

Quanto ai debiti della Regione, va precisato che i dati illustrati dalla Corte vanno integrati anche con la quota che la Sicilia ha via via assunto di rimborsare nei prossimi anni, ne' va dimenticato che la meta' del debito si riferisce al risanamento di quello sanitario antecedente il 2005, attribuibile pertanto ai governi dell'epoca. Il debito e' comunque sostenibile se raffrontato alla dimensione delle entrate tributarie del bilancio regionale.

"Ho confermato personalmente al Presidente Rita Arrigoni - ha concluso Armao- l'impegno del Governo a continuare sulla strada del rigore fin qui perseguita e di accogliere le proposte che verranno in aula per incrementare la qualita' della spesa e venire incontro alle reali e drammatiche situazioni che vivono tanti siciliani anche attraverso iniziative per il sostegno dello sviluppo e il reddito delle famiglie e delle persone fragili".

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