Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ALLUVIONE MESSINA. LACCOTO: "BASTA POLEMICHE, SERVE SUBITO L'ORDINANZA

L'on. Giuseppe Laccoto, presidente commissione Sanità Ars, interviene nella polemica sorta in seguito all'interrogazione il Parlamento dell'on. Enzo Garofalo sul mancato sblocco dei fondi destinati ai comuni della provincia di Messina colpiti dall'alluvione dello scorso 22 novembre.
“Le polemiche di questi giorni relative agli interventi per l'alluvione di Messina sono l'occasione per dare un ulteriore segnale di attenzione alle comunità locali, che non devono sentirsi abbandonate..."

Messina, 28/01/2012 - “Le polemiche di questi giorni relative agli interventi per l'alluvione di Messina sono l'occasione per dare un ulteriore segnale di attenzione alle comunità locali, che non devono sentirsi abbandonate. In questo senso la nota della Protezione civile - dichiara l'on. Giuseppe Laccoto, presidente commissione Sanità Ars - è rassicurante. Tuttavia le popolazioni colpite dall'alluvione e le amministrazioni hanno necessità di sentire concretamente vicina l'azione del governo regionale e nazionale. Non sono meno importanti della Liguria o della Toscana, soprattutto alla luce delle garanzie del Ministro degli Interni e dell'Ambiente, all'indomani delle tragedie, sul reperimento dei finanziamenti attraverso il Fondo Nazionale di Protezione Civile, modello già adottato per il Nord. Le calamità sono tutte dello stesso colore.

Non si può perdere altro tempo con altalene di accuse Roma – Palermo, qui non deve prevalere il tornaconto, perchè le questioni in essere toccano l'esistenza stessa di migliaia di famiglie, che si aspettano risposte, infischiandosene della parte politica. Bisogna soddisfare le richieste dei Comuni e dei piccoli imprenditori e artigiani, nel senso di deroghe sui pagamenti di tasse e imposte varie (rifiuti, Inail, Inps, ecc.): solo così l'economia locale potrà piano piano riprendere ossigeno. Riconquistare la fiducia della gente, oggi rassegnata di fronte al mancato reperimento delle somme, attese da tanti che in questi mesi hanno prestato servizi e lavorato per la ricostruzione. Preso atto che la Regione non riesce da sola e nei termini previsti dalla legge a far fronte all'emergenza, il governo centrale deve rimboccarsi le maniche. I documenti parlano chiaro: non ci sono giustificazioni al ritardo nell'emanazione dell'ordinanza di Protezione Civile, al fine di mettere a disposizione i 200 milioni di euro per la messa in sicurezza dei territori colpiti e il ristoro di famiglie e commercianti danneggiati, prima che peggiori il dissesto e ci siano altre tragedie”.

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