Qui di seguito si riporta il testo del documento così come inviato agli organi competenti.
AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI
AL PRESIDENTE DELLA
REGIONE SICILIANA
AL PRESIDENTE
DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
AL MINISTRO DELLE
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
AL MINISTRO
DELL’AMBIENTE, TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
ALL’ASSESSORE REGIONALE
DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA’
ALL’ASSESSORE REGIONALE
DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
AL PRESIDENTE DELLA
PROVINCIA DI MESSINA
AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI
AL PRESIDENTE
DELL’A.N.A.S.
AL COMMISSARIO STRAORDINARIO
DEL CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE
Oggetto: richiesta declassamento autostrada Me-Pa
Il sottoscritto Calabria Nicola Tindaro nella qualità di Presidente Regionale dell’Associazione Consumatori Siciliani con sede regionale in Patti, in via Chiesa Nuova 1,
PREMESSO CHE
- si esprime forte preoccupazione in merito alle pessime condizioni, manutentive e di sicurezza, in cui versa l’autostrada A 20 Messina - Palermo;
- già in questi anni le vittime per incidenti sulla Messina – Palermo sono stati numerosi;
- è l’intero tratto della A 20 ad essere a rischio, poiché sono pochissimi i punti in cui non si sono verificati incidenti;
- sono tanti i pericoli che incontrano gli automobilisti che la percorrono, e che pagano il pedaggio, da rappresentare per essi un rischio certamente non sopportabile;
- la seguente elencazione delle disfunzioni è meramente esemplificativa e non sicuramente esaustiva:
o manto usurato e cosparso di buche che diventano più larghe e profonde ed aumentano ad ogni pioggia, anche di leggera intensità;
o nuova pavimentazione drenante a tratti, mentre il resto del tracciato rimane oggetto di parziali opere di manutenzione, con conseguente irregolarità del fondo stradale costituente elevato fattore di rischio per gli utenti, soprattutto in condizioni di strada bagnata;
o guardrail obsoleti, e non più a norma, che non garantiscono il minimo necessario di sicurezza e che in occasione di sinistri non vengono immediatamente ripristinati, rappresentando fonti di immaginabili pericoli;
o gallerie poco e/o per nulla illuminate dalle cui pareti frequentemente si staccano pezzi di cemento;
o colonnine per l’SOS non tutte funzionanti;
o segnaletica orizzontale e verticale non ben visibile;
o reti di recinzione spesso squarciate e da cui entrano in autostrada animali vari (cani, cavalli, mucche, …) la cui presenza mette in serio pericolo la loro incolumità e quella di chi vi circola;
o impianti di ventilazione, nelle gallerie, inattivi;
o cantieri aperti e mai chiusi con lunghi tratti ad unica corsia ovvero carreggiate a doppio senso di marcia;
o e si potrebbe proseguire …;
- per quanto sopra, la situazione della “nostra” autostrada si può veramente definire tragica e non degna di un Paese che si voglia qualificare civile;
- tant’è che, dopo la Salerno – Reggio Calabria, la Messina – Palermo rappresenta il tratto autostradale più pericoloso;
- sebbene l’A20 sia stata costruita circa 40 anni fa, quando i mezzi erano più lenti, tuttavia proprio questo motivo rende ingiustificabile l’omissione delle indispensabili opere di manutenzione ordinaria e/o straordinaria;
- anche la Procura della Repubblica di Patti è intervenuta ponendo sotto sequestro alcune gallerie per mancata manutenzione e facendo venire meno le condizioni di sicurezza della Messina – Palermo;
- la situazione è divenuta talmente grave che per l’enorme quantità di fondi necessari appare impensabile possano raggiungersi nuovamente nell’odierno contesto economico livelli accettabili di sicurezza
Tutto ciò premesso e considerato,
CHIEDE
alle SS.VV.II.me, non essendo possibile chiudere l’autostrada poiché non esiste una valida ed equivalente alternativa, di attivarsi, ciascuno secondo la propria competenza, al fine di operare, con le procedure indicate dall’art. 3 del Regolamento di esecuzione e di attuazione Cod. Str., un DECLASAMENTO DELL’AUTOSTRADA A 20 MESSINA - PALERMO, senza più pretendere il pagamento del pedaggio dagli utenti, rappresentando tale operazione, proprio per il descritto stato attuale dell’intero tratto autostradale non più classificabile quale autostrada, come definita dall’art. 2, comma 3, lett. A del Nuovo Codice della Strada, ormai un atto dovuto.
Nella denegata ipotesi di una fondata impossibilità di provvedere al reclamato declassamento, codesta Associazione si rivolgerà alle sedi giudiziarie opportune.
Il documento è firmato dal Presidente Regionale dell’Associazione Consumatori Siciliani Nicola Calabria.
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