Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CULTURA SICILIANA A SCUOLA: PRESENTATA LA NUOVA DISCIPLINA

Palermo, 3 feb. 2012 - I criteri per l'insegnamento e la valorizzazione della storia, della letteratura, del patrimonio culturale siciliano nel suo complesso, sono stati al centro dei lavori del seminario tecnico che si e' svolto oggi nell'aula magna della facolta' di Lettere e Filosofia dell'Universita' di Palermo. Nell'ambito dell'incontro, al quale hanno partecipato le istituzioni scolastiche delle province di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, e' stata fatta una dettagliata ricognizione delle modalita' con cui la disciplina e' stata introdotta nelle scuola siciliane. Sono numerosi, infatti, gli istituti che hanno gia' avviato progetti didattici finalizzati al recupero del patrimonio storico e linguistico siciliano, dedicando corsi di alta formazione dei docenti su specifici aspetti della storia della nostra regione.
Lo studio delle tradizioni teatrali, il recupero delle antiche tecniche per la pesca del pesce spada, la raccolta di tiritere e leggende della tradizione sicula scritta, la produzione di un volume storico sulla cultura aretusea, un viaggio nel dialetto siciliano dal '400 ai giorni nostri, costituiscono alcune delle iniziative gia'' messe in campo dagli istituti siciliani.

"Sono soddisfatto - ha detto l'assessore regionale per l'Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino - per un obiettivo culturale da tempo vagheggiato e ora finalmente raggiunto. La promozione e la valorizzazione della storia e del patrimonio linguistico siciliani sono ufficialmente inseriti nel piano dell'offerta formativa 2011/2012 in coerenza col profilo educativo, culturale e professionale di ciascun ordine e indirizzo di scuola".

Centorrino ha sottolineato l'opportunita' di finalizzare l'individuazione dei percorsi allo studio della propria storia per tentare un approccio evoluto "nel tentativo di ricercare, grazie a una acquisita consapevolezza dell'identita' regionale, un ruolo nuovo di mediazione tra Nord e Sud, Oriente e Occidente".

I Lavori del seminario sono stati introdotti dal preside della facolta'' di Lettere e Filosofia, Mario Giacomarra, Nicola D'Agostino, deputato regionale proponente la legge n.9/201 ne ha presentato il contenuto normativo. Ha coordinato l'assessore Mario Centorrino, che ha chiuso i lavori.

All'incontro hanno partecipato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, l'assessore regionale per l'Identita' siciliana, Sebastiano Missineo, il presidente del Centro studi Filologici e Linguistici siciliani, Giovanni Ruffino, il preside della facolta' di Scienze politiche dell'Universita' di Catania, Giuseppe Barone, il presidente della Fondazione Buttitta, Ignazio Buttitta, il direttore della Scuola di lingua italiana per stranieri, Mari D'Agostino, i docenti palermitani Salvatore Lupo, e Antonio Giuffrida.

Un altro incontro e' previsto venerdi' 10 febbraio alle 9.30 nell'aula Magna della facolta' di Scienze politiche polo didattico di Catania (via Gravina,12), destinato alle province di Ragusa, Enna, Messina e Catania.

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