Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SCIOPERO DELLA NAVIGAZIONE DEL 24 FEBBRAIO. LA FIT CISL ADERISCE: “FUTURO SEMPRE PIÙ INCERTO IN RIVA ALLO STRETTO”

Messina, 7 febbraio 2012 – “Bisogna uscire dall'emergenza e pensare a un’inversione di tendenza strutturale che arresti la dismissione operata dal Gruppo Ferrovie dello Stato nello stretto. La vertenza Servirail, esplosa per la drammaticità di 85 licenziamenti, è la cima dell'iceberg di un complessivo sfascio che nell'ultimo decennio ha causato una lenta
e inesorabile emorragia occupazionale costata, tra i ferrovieri nella sola provincia di Messina, oltre mille posti di lavoro”.

La Fit Cisl di Messina alza di nuovo il tiro sulla situazione del sistema ferroviario messinese. “L'officina Grandi Riparazioni – continuano dalla sede di via Alessio Valore - resta appesa a un filo e il destino sembra segnato dalle dichiarazioni ufficiali di Trenitalia, oggi non smentite, che ne ha sancito la prossima chiusura. Parliamo di 90 addetti, meno del 50% rispetto al 2006, le cui attività sono fortemente legate ai treni a lunga percorrenza il cui taglio ha portato il numero delle vetture manutenzionate annue diminuire negli anni da 161 del 2006 alle 80 del 2011. Discorso analogo vale per la navigazione sullo stretto, dove la flotta pubblica, vetusta e insufficiente, è stata colpevolmente abbandonata al proprio destino e, a dimostrazione, è l'assenza del segmento ferroviario RFI dal piano industriale FS 2011/15”.

La Fit Cisl lamenta la mancanza da troppo tempo di un confronto serio con la Direzione Navigazione Messina “perché troppe sono le criticità del segmento aggravate dai tanti accordi non rispettati dall'azienda che penalizzano il personale di esercizio e di terra. Lo scorrere inesorabile del tempo aggrava la situazione che deve essere affrontata nella sua interezza”.

Per il sindacato occorre prendere spunto dalla vertenza Servirail, giunta al 70esimo giorno di presidio permanente, auspicando di trovare con senso di responsabilità un’urgente soluzione già dal prossimo incontro regionale del 9 febbraio sia al fattore occupazionale che al servizio all'utenza.

“Allo stesso tempo – continuano i rappresentanti della Fit Cisl - riteniamo necessario gettare le basi tra le parti convocate per una modifica strutturale della politica di Ferrovie in riva allo stretto. Occorre riunire gli sforzi per continuare la vertenza del comparto ferroviario messinese nella sua interezza”.

La Fit Cisl, quindi, aderisce formalmente allo sciopero di 8 ore del comparto navigazione proclamato per il prossimo 24 febbraio ritenendo necessario tuttavia coinvolgere nelle prossime azioni tutto il segmento ferroviario e dell'indotto messinese.

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