Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

NASO: LA CGA DI PALERMO CHIUDE DEFINITIVAMENTE LA VICENDA DELL’EX SINDACO VITTORIO EMANUELE

Dichiarazione di Maurizio Fazio segretario del Circolo Francesco Lo Sardo di Naso (Messina) in merito alla sentenza del CGA di Palermo n. 323 del 26 marzo 2012 che ha confermato la sentenza del TAR  di CATANIA sul ricorso presentato dall’ex Sindaco di Naso Vittorio Emanuele

Naso, 27 marzo 2012 - Con la conferma da parte del CGA di PALERMO della sentenza del TAR DI CATANIA si chiude definitivamente dal punto di vista della giustizia un vicenda politico- ammini-strativa durata circa dieci anni, che oltre a ledere l’immagine del Comune di Naso ha provocato gra-ve danno all’assetto economico, sociale e democratico della Città stessa.

Per questo motivo con la serenità di chi è stato in prima fila e dal primo momento in questa “batta-glia di civiltà” mi corre l’obbligo esternare alcune semplici considerazioni sulla vicenda in merito a falsi ed ipocriti entusiasmi che cercano di sovvertire la verità storica dei fatti:

il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, su richiesta dell’assessore Alle Autonomie Locali, dott. Caterina Chinnici il 25 febbraio 2010 ha rimosso il sindaco e la giunta di Naso per “reiterate violazioni di legge riscontrate tra il 2005 ed il 2009”.

Nonostante gli attacchi e le polemiche cui il sottoscritto, capogruppo dell’opposizione dell’epoca è stato sottoposto in passato, per aver solo adempiuto al mandato ricevuto dagli elettori mediante una azione di controllo dell’attività amministrativa, è di tutta evidenza, oggi, che quanto segnalato ha trovato puntuale e pieno riscontro in tutti gli atti ispettivi regionali e giudiziari (TAR- CGA).

E’ chiaro ed evidente a tutti che di questa situazione è imputabile il sig. Vittorio Emanuele che ha trascinato nel più profondo degrado il paese, e di cui ne dovrà rispondere alla sua “coscienza” ed alle Autorità competenti per gli atti e provvedimenti da Lui compiuti, ma anche di chi oggi si “assurge” a paladino della legalità esultando per la vittoria ottenuta dimentica di essere stato parte integrante del “sistema” in qualità di consigliere di maggioranza e non, e alle “associazioni partitiche” legate al sindaco Emanuele che hanno contribuito in maniera decisiva alla elezione – rielezione. Rispettiamo invece la decisione coraggiosa dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale dott. Ivan Bevacqua che in tempi non sospetti assunse coraggiosamente le distanze da quel sistema senza ipocrisie e gio-chi politici di tornaconto personale.

Per questi motivi mi corre l’obbligo ringraziare l’amico e compianto avv. Pippo Liuzzo per avermi insegnato che le battaglie giuste vanno combattute fino in fondo perché il tempo e galantuomo, non-ché all’avv. Salvatore Librizzi per il contributo determinante in questa difficile battaglia di afferma-zione della legalità.

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