Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

ONCOLOGIA POLICLINICO PALERMO, IL MINISTRO SOSPENDE ATTIVITÀ

Palermo, 20 apr. 2012 - Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi e l'assessore regionale alla sanita' della Regione Siciliana, Massimo Russo, hanno disposto la sospensione temporanea delle attivita' dell'Unita' operativa complessa di Oncologia medica del Policlinico "Giaccone" di Palermo.
La decisione, a cui faranno seguito gli opportuni provvedimenti, e' stata assunta in seguito ai risultati dell'ispezione congiunta del Ministero della Salute e della Regione Siciliana effettuata nel reparto in seguito al decesso, nel dicembre scorso, di una paziente per un errore nella chemioterapia.

La sospensione si e' resa necessaria per gli elevati e permanenti livelli di rischio per pazienti e operatori e per la mancanza delle garanzie circa le necessarie condizioni di qualita' e di sicurezza. Il blocco temporaneo delle attivita' permettera' all'ospedale di adeguare rapidamente l'unita' operativa agli standard di sicurezza, riducendo nel contempo al minimo il disagio dei pazienti.

La Commissione multidisciplinare ispettiva ha rilevato, infatti, un numero significativo di criticita': la carenza di formalizzazione su chi e' autorizzato a prescrivere, preparare e somministrare i farmaci; prescrizioni effettuate prima di vedere i pazienti e senza rivalutazione; controllo insufficiente delle giacenze dei farmaci chemioterapici e della tenuta dei frigoriferi; preparazione affidata, a rotazione, al personale infermieristico, talvolta precario; mancato coinvolgimento della farmacia; preparazione dei farmaci in contesto strutturalmente ed organizzativamente inadeguato; uso di sacche per l'infusione dei farmaci chemioterapici senza etichetta completa; mancanza di schede analitiche individuali per le terapie; assenza di un programma di formazione per il personale che prescrive, prepara e somministra chemioterapici; assenza di procedure per la comunicazione ai pazienti e familiari; inosservanza delle regole rispetto al ruolo degli specializzandi.

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