Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

I PRECARI DEL COMUNE DI MESSINA E L’INFLUENZA DEL CAFFE’ SUL PATTO DI STABILITA’

Pdci: che fine faranno i precari del Comune di Messina?

Messina, 17 maggio 2012 - Ha indubbiamente un bel portamento il Rag. Generale del Comune, Dott. Coglitore, quando la mattina con il suo immancabile seguito si reca a prendere il caffè nel piccolo Bar annesso ai locali del Consiglio Comunale. Ha sempre una cortesia e un sorriso per tutti ma da qualche giorno, quando guarda uno qualsiasi dei 304 precari del Comune di Messina, i suoi occhi diventano sempre più accigliati e scuri. E non è il caffè.

Si rende conto che molto probabilmente quei lavoratori-precari tra qualche mese non ci saranno più e la colpa sarà anche un po’ sua.

Infatti è a lui che spetta il compito di certificare lo sforamento o meno del patto di stabilità del Comune di Messina anche per il triennio 2012/2014La circolare del 14.02.2012 n° 5 del Ministero dell’Economia e delle Finanze è chiara: Gli articoli 30, 31 e 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità 2012) disciplinano il nuovo patto di stabilità interno per il triennio 2012-2014 conformemente agli impegni assunti dal nostro Paese in sede comunitaria. E il mancato rispetto comporta il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia di contratto, anche con riguardo ai processi di stabilizzazione in atto.

Come al solito dopo che i buoi scappano si chiude la stalla. A dir poco sono vent’anni che i 304 precari del Comune aspettano di essere stabilizzati. Nel 1993 hanno assistito alla riforma del pubblico impiego e per loro niente, ancora niente nel 1999 anno della trasformazione dell’inquadramento dai vecchi livelli alla fasce e dove colleghi da un giorno all’atro diventati funzionari (fasce C e D ) senza meriti e senza titoli, contrastavano e osteggiavano la loro stabilizzazione con il timore che, essendo essi per la maggior parte laureati e preparati, potessero intaccare il loro meschino orticello. E di nuovo niente con i recenti concorsi interni, approvati nel 2000/2001 e espletati solo nel 2010/2011, i cui dubbi di legittimità ancora oggi non fanno dormire sonni tranquilli all’Amministrazione ai Dirigenti e ai vincitori di concorso.

Questa Amministrazione Comunale, dopo tutto questo, è chiamata a provvedere.

Non si può più tergiversare ne invocare la crisi per nascondere l’incapacità politica, amministrativa e gestionale di risolvere il problema de precari del Comune di Messina. Non si può più dire: è emerso che la situazione economica del comune non è tra le migliori a prescindere dal patto di stabilità.. La situazione finanziaria non consente grandi prospettive. A detta del Ragioniere Generale lo sforamento del patto di stabilità non è dipeso soltanto dalla costruzione degli svincoli ma da altre spese che hanno provocato tale situazione”.

E allora Ragioniere, nel silenzio del Sindaco e dell’Amministrazione, lo dica lei ai precari, magari la mattina quando va a prendere il caffè, quali sono state queste altre spese, oltre agli svincoli, che hanno portato allo sforamento del patto di Stabilità.

Sono sicuro che se i precari dovessero perdere il posto di lavoro per l’inettitudine e l’incapacità di qualcuno vorrebbero sapere chi è il responsabile, almeno per aver la possibilità di mandargli le dovute “benedizioni”.

Già temo le reazioni e le accuse di disfattismo che come solito il sig. Sindaco manda a chi smuove le acque stagnati e immobili della sua Amministrazione ed è proprio per prevenirlo che domando:

Che fine ha fatto l’incontro fissato per il 14 Maggio dove si sarebbe dovuto concordare il cronoprogramma per andare alla Regione Siciliana e chiedere aiuto (i fondi) per procedere alla Stabilizzazione dei Precari?

Il Segretario Alligo, la Commissione dei tre esperti dipendenti comunali di CGIL CISL e UIL e il triennale dell’Ente?

Il Ragioniere Generale ha già certificato che il Comune Messina “ha rispettato il Patto di Stabilità Interno per l'anno 2011 o di avere adeguata disponibilità di cassa, sufficiente per effettuare i pagamenti per i quali si richiede l'acquisizione degli spazi finanziari” alla Regione Siciliana e potere beneficiare dell’intervento compensativo orizzontale per gli Enti Locali predisposto dalla stessa?

O i Precari del Comune di Messina, se sono fortunati, devono rimanere ancora una volta in vana attesa ?

Pietro Giunta, Responsabile “Cellula Pdci Comune di Messina”

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