Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PRECARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: “STABILIZZAZIONE VERA, DEFINITIVA, SERIA”

Messina, 11 maggio 2012 - Oltre 500 lavoratori precari sotto la Prefettura di Messina per chiedere stabilizzazione vera, definitiva, seria. Una protesta, quella dei lavoratori impegnati delle Pubbliche Amministrazioni siciliane, che oggi le Federazioni del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno promosso sotto le sedi delle nove Prefetture dell’Isola. A Messina presente il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Sicilia, Angelo Fullone.

Le Segreterie Regionali CGIL FP, CISL FP e UIL FPL – in una nota congiunta - esprimono profonda preoccupazione, soprattutto alla luce delle recenti pronunzie della Corte dei Conti sui processi di stabilizzazione del personale precario nelle pubbliche amministrazioni e le motivazioni addotte nell’impugnativa del Commissario dello Stato ai disegni di legge elaborati dal Governo e dalla classe politica siciliana, che aggravano un quadro normativo già fortemente complesso ed allarmano i lavoratori precari che garantiscono servizi fondamentali ai cittadini.

Durante il sit-in di protesta una delegazione delle rappresentanze sindacali è stata ricevuta dal Prefetto di Messina, Francesco Alecci, al quale è stato consegnato un documento con il quale i sindacati e i lavoratori precari:

- Rivendicano una riorganizzazione della pubblica amministrazione in Sicilia, scevra da sperperi e, attraverso il pieno apporto professionale del personale precario utilizzato, tesa unicamente a garantire ed ampliare i servizi da offrire ai cittadini;

- Ritengono che gli errori, i ritardi e le omesse applicazioni di precedenti normative, perpetrati negli anni dalla classe politica siciliana, non possono e non debbano ricadere sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie, che da oltre vent’anni sono impegnati in posizioni di lavoro strategici delle amministrazioni, ed oggi posti a serio rischio.

- Considerano discriminatoria ed iniqua l’esclusione dai processi di stabilizzazione di questi lavoratori rispetto ai processi analoghi avviati e conclusi positivamente sia in campo nazionale che regionale.

- Auspicano un percorso, in tempi certi, orientato alla stabilizzazione di questi lavoratori, integrato in un processo di razionalizzazione e valorizzazione generale delle risorse umane all'interno delle amministrazioni pubbliche.

- Chiedono risposte concrete, non ulteriori proroghe ed illusori tentativi di mitici percorsi di stabilizzazione, operate dal Governo regionale e dalla classe politica siciliana, ma interventi che regolarizzino concretamente la condizione di lavoro di questi precari ultraventennali.

- Reputano indispensabile una sinergia d’intenti e di risorse da parte del Governo Centrale, del Governo Regionale e delle stesse Amministrazioni Locali al fine di porre realmente fine alla ventennale vertenza del precariato in Sicilia;

- Non chiedono risorse aggiuntive alla finanza pubblica, nella considerazione che non si tratta di nuove assunzioni, ma una soluzione condivisa con il governo regionale al fine di poter continuare a rendere i servizi essenziali ai cittadini.

- Non vogliono immaginare uno scenario in cui, da una parte, questi lavoratori vengano estromessi dal posto di lavoro, e dall’altra parte, gli Enti si trovino nella impossibilità di continuare a garantire i servizi ai cittadini.

- Chiedono a S.E. il Prefetto che si faccia latore del documento allegato al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro del Lavoro, affinché possano rimuovere gli ostacoli e gli impedimenti di legge alle procedure di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione in Sicilia, anche con disposizioni derogatorie rispetto alle normali procedure di assunzione, tenendo conto della loro specificità giuridica, lavorativa e sociale.

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