Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

SANITA'. LETTERA APERTA DEI DIRIGENTI AI CITTADINI: “A CHI GIOVA ALIMENTARE LA SFIDUCIA?”

Palermo, 25 mag 2012 - Ecco il testo della lettera aperta ai cittadini diffusa oggi, nel corso della conferenza stampa che si e' svolta all'assessorato regionale della Salute, dal direttore generale Lucia Borsellino, dal capo della segreteria particolare Carlo Maiorca e dal capo della segreteria tecnica Angelo Aliquo'.

"Rompiamo, nostro malgrado, il riserbo a cui ci siamo sempre ispirati. Sentiamo il bisogno di esprimere tutto il nostro disagio per equazioni tanto facili quanto superficiali, per la mortificazione nel subire una retorica buona solo per apparire e per il cinico qualunquismo con il quale si finisce per alterare la realta' dei fatti e dei risultati con cui ci misuriamo ogni giorno, senza guardare ne' calendari ne' orologi, affrontando e vincendo resistenze di ogni genere. Da quattro anni abbiamo avuto la possibilita' di lavorare alla ristrutturazione di un sistema che faceva acqua da tutte le parti.

Ci saremmo aspettati supporto, incoraggiamento, analisi lucide e critiche costruttive. Abbiamo sempre e solo visto, invece, e piu' che mai in questi giorni, subdoli tentativi di creare isolamento, invitando a farsi da parte, a tirare le conseguenze. Non abbiamo visto questi rappresentanti della societa' civile, a vario titolo, ne' i media, fermarsi serenamente a riconoscere e fa r conosc ere i fatti ne' apprezzare i risultati, riconosciuti e validati da Ministeri, fondazioni e Centri studi universitari.

A chi giova interrompere questi risultati? A chi giova non alimentare la fiducia in una Sicilia capace di farcela da sola, con le migliori forze della sua terra? A chi giova parlare sempre di mafia in Sicilia e non parlare mai dei siciliani che la mafia la combattono ogni giorno facendo semplicemente il proprio dovere? L'autonomia e' una responsabilita', individuale e collettiva, da costruire. Per questo, consapevoli di valori condivisi da e con i nostri padri, chiediamo e speriamo che il metodo di lavoro dell'assessore Massimo Russo possa contribuire a cambiare in meglio la cultura della gestione della cosa pubblica.

Siamo certi, del resto, che dinanzi all'oggettivita' di eventuali fatti incompatibili con questi valori anche le scelte del nostro assessore, cui fino ad ora abbiamo chiesto di restare, non potranno che essere consequenziali. Abbiamo lavorato con lui per istituire un presidio di legalita', sostituendo la cultura del favore con quella del servizio pubblico, e sentiamo di poter far nostro l'appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Aprite le porte e le finestre per rinnovare la politica e la societa' nel segno delle legalita' e della trasparenza".

Nel frattempo continuiamo ad onorare le nostre vittime della mafia facendo il nostro dovere, distinguendo le persone dalle istituzioni, rispettando i basilari principi di civilta' giuridica, lavorando per la Sicilia e i siciliani. Testimoni di un cambiamento possibile, chiediamo alla societa' civile, in tutte le sue componenti, di comprendere il lavoro svolto, di giudicare obiettivamente i risultati ottenuti e di poter continuare a lavorare, uniti, per completare e migliorare il percorso di riforme gia' iniziato".

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