Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

BISIGNANO SUI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI SVOLTOSI AL PALACULTURA

Dichiarazione dell’Assessore Provinciale Michele Bisignano

MESSINA, 20/07/2012 - «L'occasione dell'incontro sullo "stato dell'arte" dell'utilizzo dei Fondi Comunitari 2007-2013 e su una loro eventuale rimodulazione e sull'avvio delle linee guida per la programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020, ha consentito, finalmente, un confronto ampio e senza riserve mentali, fra rappresentanti del territorio, nei loro vari ruoli, e rappresentanti del Ministero per la Coesione e lo Sviluppo e del Dipartimento regionale della Programmazione.

Ma tale incontro ha messo in evidenza, che così come è stato fatto per il passato, tranne la brevissima "parentesi" caratterizzata dalla gestione del professore Robert Leonardi, che aveva dato un’impostazione per l'utilizzo dei Fondi Comunitari, che teneva conto di un progetto strategico di sviluppo fondato su momenti di forte concertazione territoriale, che anche per il futuro si stanno creando le premesse che impediranno al territorio stesso di essere protagonista del proprio sviluppo.

A meno che, come è stato evidenziato in vari interventi, non vi sia una netta inversione di tendenza, che veda, nel contesto ormai ineludibile di una pianificazione infrastrutturale e di sistema di "Area vasta", l'utilizzo di strumenti di pianificazione e di progettualità portati avanti da importanti realtà territoriali.

Riteniamo difatti che non sia più possibile ragionare in termini di sviluppo seguendo modelli autoreferenziali e, soprattutto, non tenendo conto delle politiche di netta penalizzazione portati avanti a livello di Unione Europea nei confronti del Sud e della Sicilia con il superamento, nel settore fondamentale della mobilità, dell'asse Berlino-Palermo e l'individuazione di un nuovo asse Helsinki-La Valletta mediante il raccordo Napoli-Bari che guarda più ad Est che a Sud, tagliando fuori, nonostante la sua posizione strategica, la nostra Regione, i territori che ne fanno parte e le loro infrastrutture.

Per questo è necessario ed auspicabile ritrovare, aldilà delle logiche di appartenenza, una sinergia sempre più ampia per individuare, alla luce della sempre più evidente crisi sociale ed economica che investe la nostra realtà e della ormai accertata riduzione della spesa pubblica, nell'ambito delle future programmazioni dell'utilizzo dei Fondi U.E., che finora sono stati utilizzati in maniera frammentaria, senza creare né sviluppo né occupazione, e che riguarderanno non solo politiche di coesione sociale ma anche politiche di coesione territoriale con i previsti interventi territoriali integrati, progetti di sviluppo che guardino all'Area Integrata dello Stretto, con la sua forte valenza strategica e, anche, ad altro importante strumento di pianificazione e progettualità definito Sistema Strategico di Sviluppo Territoriale della Sicilia Orientale, già al vaglio del Ministro della Coesione, che a nostro parere possono costituire come quadro di insieme, in cui poi inserire gli interventi di settore, le uniche possibilità per fare uscire Messina e la sua provincia dalla marginalità».

L’assessore provinciale alla Programmazione Pianificazione strategica, Area Integrata dello Stretto
Michele Bisignano

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