Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

OPERAZIONE ICARO: 5 ERGASTOLI E 4 ASSOLUZIONI ALLA MAFIA DEI NEBRODI

Messina, 05/07/2012 – Quattro assoluzioni e 5 ergastoli confermati nell’operazione Icaro, del 29 novembre 2003. Divengono così definitive le condanne per le persone coinvolte nell’operazione Icaro alla cosiddetta mafia dei Nebrodi, che fruttò 44 arresti sulla base delle rivelazioni del pentito Santo Lenzo di Brolo, il quale mise a nudo la scena e i retroscena di omicidi anche efferati, estorsioni ed attentati: 5 gli omicidi.

Gli omicidi risalgono alla metà degli anni ’90 ed avvennero nell'area compresa  tra Brolo, Tortorici e Barcellona Pozzo di Gotto. Proprio il Comune di Brolo si è costituito parte civile nel processo, unitamente a familiari delle vittime e alla Federazione Antiracket Italiana (Fai).

Diventano definitivi gli ergastoli già inflitti a Carmelo Bontempo Scavo, Rosario Bontempo Scavo, Sergio Antonino Carcione e i fratelli Carmelo e Vincenzino Mignacca, ambedue latitanti.

Queste le altre condanne:

Giuseppe Gullotti, 17 anni
Cesare Bontempo Scavo, 14 anni e mezzo
Santo Lenzo, 10 anni e 4 mesi (pentito)
Carmelo Crinò, 9 anni e mezzo
Marcello Coletta, 9 anni
Maurizio Testini, 8 anni e mezzo (14 anni e 2 mesi in primo grado)
Salvatore Giglia, 6 anni e mezzo
Giovanni Pintabona, 5 anni
Giuseppe Sinagra, 5 anni
Alfio Cammareri, 4 anni e mezzo
Diego Antonino Ioppolo, 4 anni
Giuseppe Karra, 4 anni
Giuseppe Condipodero Marchetta, 1 anno e mezzo

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