1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

DANIELA BRUNO RISPONDE AD ANDÒ: “LE SUE ELUCUBRAZIONI RASENTANO IL RIDICOLO”

Risposta di Daniela Bruno alle dichiarazioni inopportune e di basso profilo di Antonio Ando' 
Messina, 22/09/2012 - Spiace il livore con cui il signor Ando' divulga parole offensive nei miei confronti, dichiarazioni di basso profilo così come i metodi da lui utilizzati nei confronti di tutti coloro che volontariamente hanno lasciato l'MPA. Nessuna espulsione,al contrario, reiterate pressioni perche' rimanessi.             

Mi meraviglia, quindi, il ritardo con cui il signor Ando'' accusa questo duro colpo, dal momento che sarebbe stato sufficiente che i vertici, da cui prende quotidianamente ordini,lo avessero informato di ripetuti colloqui di dissenso, intercorsi tra la sottoscritta ed il presidente Lombardo, si' da evitargli la magra figura di averlo scoperto solo ora, con grande ritardo. Comprendo il nervosismo del signor Ando', alle prese con una difficile campagna elettorale ormai alle porte e, combinata all'esigenza di chiudere le liste con l'obbligo d'inserimento delle "famigerate" quote rosa che lo costringono ad un' affannosa ricerca di donne da immolare per la sua "nobile" causa.

Quanto al "trasformismo" ed alla "slealta'", dal signor Ando posso soltanto prendere lezioni; pertanto, orgogliosa e fiera della mia coerenza, resto fedele ai miei ideali ed fermamente ancorata ai miei principii etici e morali, mettendo sempre al primo posto, nel mio impegno politico, i bisogni concreti dei cittadini e la tutela del mio territorio.   

Ricordo, inoltre,al signor Ando'  che oggi, piu' che mai,la gente chiede a gran voce una politica seria, fatta di impegno  e di garanzie per il presente e per il futuro; pertanto infastidiscono le sue elucubrazioni che rasentano il ridicolo e che sono quantomeno inopportune in un momento così drammatico  per la nostra terra dove le famiglie non arrivano a fine mese,dove i genitori perdono il lavoro e non sanno come sfamare i propri figli, dove imprenditori e commercianti sono  alla canna del gas, dove c'e' il piu' alto tasso di disoccupazione che si ripercuote sui giovani costretti a cercare fortuna altrove...lontano! La politica seria dovrebbe solo tacere  di fronte a tutto cio' e rimboccarsi le maniche, perche' il discredito della politica non passa per chi quotidianamente si impegna con dedizione per il proprio territorio e per la propria gente ma passa,certamente, attraverso chi utilizza la politica solo per garantire se stesso: a buon intenditor poche parole!

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