Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIOIOSA MAREA, SICILY LAB “ANGELICA E ORLANDO” METTE IN MOSTRA LA FORMULA CHIMICA DELLA BELLEZZA

Gioiosa Marea (Me), 09/09/2012 – E' stata inaugurata ieri sera, sabato 8 settembre, a Gioiosa Marea, la mostra “Proposte per gli spazi urbani di Gioiosa Marea 2008-2012″, curata dell’arch. Antonino Saggio, alla presenza del sindaco Eduardo Spinella, dell’assessore all’Urbanistica, Maria Grazia Giardina Papa e dello stesso direttore del Sicily Lab, prof. Saggio.

La mostra è stata allestita nella Galleria del Sicily Lab “Angelica e Orlando”, sul corso principale di Gioiosa Marea, da dove il progetto si 'sversa' lungo la via principale come ridondanti bolle di sapone, come magma vivo, eloquente di desiderio e urgente di proposte che da questa preziosa cittadina hanno tratto motivi e ispirazione ed a lei intendono tornare per devozione e ingegnosità.
Così nella piazza principale il progetto propone un sobrio allestimento, per non chiudersi “dentro le mura della galleria, ma per aprirsi alla città indicando un percorso di appropriazione e di comprensione.”
“Elementi geometrici, progettati in un software parametrico e tagliati con macchina digitale sono stati ri-assemblati a Gioiosa Marea per formare una sorta di bolle digitali che segnano alcune tappe del percorso espositivo.”
E la tentazione è di compenetrarsi nelle proposte progettuali messe in mostra dal gruppo di lavoro guidato dal prof. Saggio pensandola "la Gioiosa che vorremmo", reintegrata delle sue bellezze, rimborsata del maltolto da parte del tempo e dell'uomo, e invece ci sono tutti gli elementi per credere che quella 'ingegnata' nelle “Proposte per gli spazi urbani di Gioiosa Marea 2008-2012″ del Sicily Lab sia Gioiosa Marea come Lei stessa si vorrebbe: legittimo, sacrosanto diritto di ritrovarsi.
Al punto che qualcuno, nell'osservare l'allestimento geometrico di polistirolo posto al centro della piazza del paese, che può ricordare la rappresentazione di una struttura di molecole, con la sua catena di atomi, si è chiesto se quella fosse la formula chimica della bellezza.
Una sorta di proiezione di Newman per la rappresentazione grafica della devozione, della fantasia e della forza dell'ingegno e del gusto, a volte furiosa (forse per questo Sicily Lab “Angelica e Orlando”?), che a stento trattiene l'impellenza di restituire a ciò che ci circonda legittima potestà nella bellezza; al sasso e al tempio l'estrema dignità violata.
“Il paesaggio esiste male dove non c’è una vista e un gusto che possano giudicarlo; il paesaggio è cultura che si aggiunge alla natura, fuori dalla cultura sbiadisce”, ha testimoniato Gesualdo Bufalino ne 'L'Isola Nuda'.
“Altrettanto per la nostra isola. I cui cieli e monti, acque e campi, tanto più si facevano sostanze calde e contemplabili quanto più cresceva nell’uomo il bisogno di intervenire a mutarli e la coscienza delle mutazioni. Col rischio che, via via affievolendosi questa, e degradandosi quello sino alle odierne ferocissime oltranze, l’autostrada soppiantasse il sentiero, il cemento uccidesse la spiaggia, l’incendio scorticasse dolorosamente le selve; e, insomma, assai  poco sopravvivesse intatto dell’originaria costituzione.”
“Era bella la Sicilia duemila anni fa. Bella osa essere ancora, a dispetto dell’uomo ma anche in grazia dell’uomo. Poiché il paesaggio non è soltanto belvedere di albe e tramonti, ma anche esito di braccia, utensili e intelligenze.”
La mostra è curata dai progettisti: Maria Pia Casentino, Gaetano De Francesco, Antonio De Pasquale, Tiziano Derme, Umberto Di Tanna, Michela Falcone, Rosamaria Taralli, Donatella Finelli, Cristina Interdonato, Saverio Massaro, Davide Motta con Lorenzo Mastroianni, Dario Pompei, Alfredo Principia.

Commenti

  1. In paese non se lo fila nessuno

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  2. In effetti non è sbagliato

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  3. Voglio ringraziare molto l'autore dell'articolo. Non si tratta affatto del solito rimbalzo di un comunicato stampa ma di una persona che si è messa in gioco con delle idee e dei pensieri. Tra l'altro entrambi belli logici e intelligenti. Che il Tetra possa rappresentare la formula chimica dell'amore è una bella intuizione e voglio ringraziare, una idea messa ancora a sistema dall'autore dell'articolo on i nomi dei paladini che intitolano la Galleria.
    Paladini dell'impegno e della ricerca di senso che forse verranno fuori a poco a poco di nuovo. I comemnti di "superbia" e "anonino" sono chiari. Purtroppo per loro visto che la motra è stata inaugurata dal Sindaco alla presenza di alcuni assessori del Comune l'espressione " in paese non se lo fila nessuna" esprime più un desiderio di Superbia che una acclarata realtà.

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  4. è proprio sicuro che il problema siano stati il sindaco e i suoi assessori?

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