Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

MIGRANTI, MONS. LA PIANA: "RICONOSCERE LORO LA STESSA UMANITÀ CHE SIAMO DISPOSTI A RICONOSCERE A NOI STESSI"

Palermo, 10 settembre 2012 - Sotto i nostri occhi distratti, nelle acque del Mediterraneo le tragedie si susseguono senza soluzione di continuità. I morti chiamano altri morti e quanto avvenuto nei giorni scorsi a Lampedusa, purtroppo, non è frutto del caso. Tuttavia la logica del nostro stare al mondo deve essere quella della vita, perché è questo il senso profondo della nostra testimonianza di cristiani.
Per questo, dopo il momento del silenzio e quello della preghiera, l'Ufficio Regionale Migrantes e Mons. Calogero La Piana, vescovo delegato per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana, ritengono sia giunta l'ora di riconoscere, ai tanti migranti che vengono dall'Africa e non solo, la stessa umanità che siamo disposti a riconoscere a noi stessi.

Riteniamo che sia intollerabile sopportare il destino di morte che rischia di travolgere altre vite umane che decidono di attraversare il Mediterraneo in fuga da guerre, oppressione,
fame, carestie. Riconosciamo a noi stessi il diritto di lottare per migliorare le nostre condizioni di vita, non riconosciamo a chi viene da lontano il diritto di cercare un futuro per sé e per i propri figli. Questo non è umano e da cristiani facciamo appello all'umanità di ciascuno e dell'intera società.

Per strappare all'ineluttabilità della tragedia il viaggio di tanti migranti, ci chiediamo se non sia il caso di attivare corridoi umanitari ed evitare la strage di innocenti che ormai da anni ha trasformato il Mediterraneo in un cimitero. Stati e Organizzazioni internazionali devono collaborare senza cedere a logiche punitive nei confronti dei migranti e individuare e colpire le organizzazioni che sfruttano il bisogno e trasformano la speranza in incubo.

La solidarietà e l'accoglienza devono guidare le nostre azioni e la disposizione del nostro
animo verso i tanti fratelli che giungono in Europa dopo un viaggio pericoloso ed estenuante.
L'esempio, appena un anno fa, ci è venuto da un Arcipelago piccolo ma dal cuore grande:
Lampedusa e Linosa nei mesi della Primavera araba hanno costruito un patrimonio prezioso
di aiuto e reciproca comprensione, che non solo non deve essere disperso, ma che al
contrario deve diventare un esempio di convivenza al quale ispirare la nostra azione
quotidiana di sostegno ai valori non negoziabili della convivenza e della civiltà.

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