Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

FELICE CROSTA PERDE LA PENSIONE D'ORO E DOVRÀ RESTITUIRE ALL'ERARIO PIÙ DI 1 MILIONE DI EURO

Palermo, 17/10/2012 - Se quanto sta accadendo al superburocrate Felice Crosta avvenisse in maniera ben più generalizzata, in Sicilia e nel resto dell’Italia dell’Unità… d’Italia, probabilmente la fiducia della gente nello Stato, nella politica e nelle istituzioni subirebbe una bella impennata. Da 41 mila euro mensili di pensione - infatti - Felice Crosta se ne ritroverà in tasca solo 3.500 euro al mese, somma sulla quale farebbe affidamento ognuno, noi che scriviamo compresi.

Ben poca cosa invece per Felice Crosta, definito ''super burocrate d'oro'' non certo a caso, visto che prima della sentenza della Corte di Cassazione percepiva 41 mila euro mensili di pensione: una manna.
Crosta aveva lasciato la guida dell'agenzia dei rifiuti della Regione siciliana nel 2006 per quiescenza, con la favolosa somma di 41.00 euro al mese con cui pensare alla sua vecchiaia.

L’ennesima sentenza della Cassazione del luglio scorso, ha indotto il superburocrate a venire a patti, firmando un accordo che lo impegna a restituire a rate quanto indebitamente intascato negli anni scorsi, per l’ammontare complessivo di oltre un milione di euro.

Inizialmente Crosta percepiva oltre 1.300 euro al giorno. Dopo la sentenza della Corte dei Conti, che nel 2010 gli aveva dimezzato il vitalizio, la Cassazione ha aveva respinto il  ricorso di Felice Crosta, ex dirigente nominato nel 2006 dall'allora presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro a capo dell'Agenzia per i rifiuti (Arra), con uno stipendio lordo di 460 mila euro l'anno. Per l'incarico conferitogli dal Governatore Cuffaro sulla base di una norma approvata dall'Ars poco prima della sua nomina, la base pensionabile dell'ex dirigente assunse proporzioni megagalattiche.

Dopo la sentenza della cassazione, adesso Crosta da 41 mila euro mensili di pensione se ne ritroverà in tasca solo 3.500 euro al mese.Non male.

Commenti

  1. Sarebbe il caso di fargli una colletta poverino! io sono disponibile a mettere a disposizione un centesimo o, eventualmente, na bedda pidata nto culu!

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  2. è il caso di dire...i che munnezz.. e cristian!!

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