Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CIMINO (GRANDE SUD):" L'AUTONOMIA REGIONALE È RIMASTA INCOMPLETA" (NON SONO RIUSCITI A DARE L’INTERO BILANCIO AGLI ATO?)

Palermo , 19 Novembre 2012 - "Un sincero apprezzamento al presidente Crocetta che ieri in televisione ha dichiarato che si adopererà per fare approvare al più presto la legge sulla sburocratizzazione e la legge voto per l'abolizione del secondo comma dell'articolo 36 dello Statuto Siciliano. Lo ha detto Michele Cimino,capogruppo di Grande Sud all'Ars."Ho presentato io la legge voto,poi approvata all'unanimità dall'Assemblea Regionale, per sostituire l'art. 36, c. 2, dello Statuto Regionale con le seguenti parole: «Sono però riservate allo Stato le entrate dei monopoli, dei tabacchi e del lotto» ma purtroppo giace a Roma in attesa di essere approvata dal Parlamento. Questa legge sottrarrebbe allo Stato la riserva delle imposte di produzione.

Questa modifica legislativa - continua Cimino - comporterebbe l'aumento di gettito per le casse regionali nell'ordine di diversi miliardi di euro, considerando che tra le imposte di produzione vanno annoverate quelle versate dalle imprese che in Sicilia raffinano circa il 40 per cento degli oli minerali prodotti in Italia.
Avere in questa lotta alleato il presidente mi fa ben sperare di vincere e finalmente vedere aumentare le entrate regionali, senza elevare la pressione fiscale e senza chiedere maggiori risorse allo Stato.
E finalmente può essere anche smentita l'opinione diffusa che la Sicilia abbia goduto negli ultimi cinquant'anni di un'ampia autonomia fiscale che non ha saputo sfruttare adeguatamente.

Si tratta di un equivoco,conclude Cimino,in quanto l'autonomia finanziaria regionale è rimasta incompleta e mentre le regioni ordinarie, negli anni, hanno negoziato con lo Stato i trasferimenti ad esse spettanti, la Sicilia, in virtù del sistema risultante dal combinato disposto dell'art. 36 dello Statuto e delle norme di attuazione del 1965, ha ricevuto e riceve il gettito dei tributi erariali riscossi sul proprio territorio, ad eccezione delle entrate derivanti dalle imposte di produzione, dai tabacchi e dal lotto."

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