Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MILAZZO – VALLE D’AOSTA 1 – 1, PAREGGIO FRA ULTIME DELLA CLASSIFICA

11/11/2012 - Chi si aspettava la tanto sospirata vittoria per il Milazzo è rimasto deluso. Poca cosa è stata la squadra di casa, che ha effettuato soltanto quattro tiri nella porta avversaria in tutto l’arco della partita. Più incisiva la squadra delle Alpi Graie nella prima frazione di gioco, che li ha visti momentaneamente in vantaggio, mentre sembra abbiano tirato un po’ i remi in barca nella seconda parte. Nel primo tempo è stato lo scattante Kanoutè che, approfittando al 35’ di un’incertezza difensiva, ha lasciato sul posto Strumbo ed ha insaccato rasoterra a fil di palo. Per i ragazzi di Tudisco (oggi squalificato), la scossa è avvenuta nel secondo tempo: infatti, al 16’ un cross dalla sinistra è raccolto in area da D’Amico, che cerca di girarsi, ma viene arpionato da Emiliano.
L’arbitro decreta il penalty che lo stesso D’Amico trasforma. Dopo di ciò si registrano soltanto due azioni, una per parte: al 19’ D’Amico gira di testa un cross di Urso, ma il portiere aostano para in tuffo; invece al 24’ il solito Kanoutè penetra in area milazzese seminando lo scompiglio, ma il portiere Tesoriero si avventa sulla palla facendola propria.
Il risultato rimane inchiodato sull’1-1, che soddisfa più gli ospiti che i mamertini che vedono la propria posizione di classifica diventare sempre più preoccupante.

Milazzo – Vallee D’Aoste: 1 – 1
Milazzo: Tesoniero, Guerra (8’ s.t. Cartone e 41’ s.t. Bellich), Pepe, Strumbo, Salustri, Urso, Simonetti (24’ s.t. Campanaro), Cuomo, Calcagno, D’Amico, Suriano A disposizione: Previti, Pergolizzi, Candia Canete, Rasà. All: Perrone.
Vallee D’Aoste: Frattali, Benedetto, Jidayi, Emiliano, Di Dio (24’ s.t. Cuneaz), Furno (47’ s.t. Sbravati), Nocciola, Amato, Aracri (33’ s.t. Raimondo), Sinato, Kanoutè. A disposizione: Pomat, Varricchio, Ropolo, Noro. All: Carbone.
Arbitro: Gentile di Lodi (assistenti: Annunziata di Torre Annunziata e Manco di Vibo Valenzia).


Reti: 35’ p.t. Kanoutè, 16’ s.t. D’Amico (rig.)
Note: match giocato ancora a porte chiuse per l’inagibilità del «Grotta Polifemo». Espulso al 40’ s.t. Urso. Ammoniti: Suriano Benedetto e Di Dio. Angoli: 8-4 per gli ospiti. Recuperi: 1’ e 6’.

Foti Rodrigo

Commenti