Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MOVIMENTO POPOLARE DI LIBERAZIONE: BASTA CON QUESTA GESTIONE CHE COSTRINGE LA COLLETTIVITÀ A PATIRE SOFFERENZE UMILIANTI

Lettera aperta al Dott. Luigi Croce, Commissario Straordinario al Comune di Messina "tra le ultime, se non l’ultima, Città d’Italia : il CETO MEDIO scomparso, la FAME dilagante, le DIGNITA umiliate, la FAMIGLIA e l’EDUCAZIONE allo sbando"

Messina 16.10.2012 - Il Movimento Popolare di Liberazione (… da amministratori incompetenti e/o disonesti ) dice BASTA con questa gestione politica-amministrativa che COSTRINGE la collettività a PATIRE SOFFERENZE, sempre più umilianti, per danni prodotti da burocrati e politici, le cui cause sono da ricercare : nell’indolenza e nell’incapacità di buona parte dei funzionari ; nelle unioni politico-clientelari, parentali e amicali ; nei “patti” pre e post elettorali ; nei compromessi e nelle collusioni malavitose -.BASTA ! NON SE NE PUO’ PIU’ ! E’ UNA CONTINUA PROVOCAZIONE.Messina è tra le ultime, se non l’ultima, Città d’Italia : il CETO MEDIO scomparso, la FAME dilagante, le DIGNITA umiliate, la FAMIGLIA e l’EDUCAZIONE allo sbando. E non si intravede spiraglio, anche perché si sa - l’esperienza insegna e l’evidenza è verità - che le leggi, artatamente polisenso, vengono applicate per difendersi dall’Onesto o per eliminare il rivale.

La nostra società, alimentata da cultura “bbuddace” ( le ultime elezioni ne hanno dato riprova …. ), favorisce, con qualche rarissima eccezione, quei gruppi di persone, sempre le stesse, il cui scopo è quello di soddisfare i loro interessi personali a discapito della collettività.
E costoro, senza vergogna perché privi di dignità, governano, per di più con arroganza, sapendo di godere dell’ impunità perché è regola “imposta” ( fatte le debite eccezioni ) che l’esercizio del “controllo”, bagaglio culturale di intelligenze libere in uomini onesti, non debba essere applicata, se non dietro l’input del …. “padrone”; e perché, godendo di amicizie e conoscenze “importanti”, sono difesi da bravissimi ……… avvocati che, trovati i …….. cavilli procedurali, riescono a sconvolgere la verità soffocandola con quella processuale, falsa e truffaldina.

BASTA !!!!! Difendersi diventa, ora più che mai, un dovere.
Un obbligo verso i nostri figli, verso la collettività a salvaguardia delle libertà, della democrazia.
Ma da persone civili ed oneste sappiamo che dobbiamo, ob torto collo, anche se con rabbia e rancore, “pagare” un debito pubblico creato dall’egoismo e dalla disonestà di coloro - trium litterarum nomine ( in italiano : cinque ) – che, approfittando del potere di gestione , si sono arricchiti e di coloro che, con delirio di onnipotenza, hanno aumentato a dismisura le loro ricchezze, appropriandosi indebitamente del denaro pubblico.

Ma prima di “pagare” chiediamo, - come contropartita alla sofferenza - avendone, comunque, il sacrosanto diritto, che si individuino i responsabili dello sfacelo sociale, politico ed economico affinché non restino impuniti e, soprattutto, che vengano additati all’opinione pubblica perché li allontani definitivamente dalla politica.

Ed inoltre, perché il Cittadino sappia, chiediamo che il signor Commissario, dott. L. Croce dia pubblicamente l’elenco analitico dei debiti e le motivazioni relative alla perdita dei residui attivi. Infine chiediamo che venga promossa un’indagine conoscitiva di controllo sulle “partecipate”, sulle “contribuzioni” e, soprattutto, su tutte quelle “iniziative”, andate a buon fine, poste da “furbastri” che con progetti mirati all’occupazione, allo sviluppo e a quant’altro, approfittando del disagio sociale, hanno illuso centinaia di giovani per appropriarsi del denaro pubblico a soddisfacimento dei loro egoismi e ristoro alla loro disonestà.
Infine vogliamo sottolineare che i giovani patrimonio del futuro della società che protestano per chiedere una scuola pubblica e di qualità devono essere ascoltati e non repressi come avvenuto a seguito della manifestazione del 14.11.2012

Movimento Popolare di Liberazione
Sezione Messina
Nino Quartarone, Angela Rizzo

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