Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

A SINAGRA LE "DICERIE DELLA MEMORIA" DI GIANNI FOGLIANI

SINAGRA, 26/12/2012 - Nella splendida sala degli archi di Palazzo Salleo i "sinagresi di ieri" c'erano tutti evocati dalle pagine del libro "Dicerie della memoria" dello scrittore giornalista e poeta Gianni Fogliani. Ai lavori, dopo il saluto del lvice sindaco Totò Gaudio, c'eranoi i giornalisti Domenico Orifici ed Enzo Caputo, l'autore, la presidente della Pro- Loco Enza Mola e l'editore Armando Siciliano.

Dopo l'introduzione del presidente della Pro- Loco che ha evidenziato l'importanza della cultura del libro, Orifici ha descritto l'autore, Gianni Fogliani - spiega- visse la giovinezza a Sinagra. Dopo la morte del padre si trasferì a Torino dove si laureò in filosofia.Di idee marxiste, maturate con il contatto sindacale con gli operai delle fabbriche, si avvicinò a Rifondazione comunista. Nel saggio "Caro compagno" con la prefazione di Fausto Bertinotti e di Giovanni Russo Spena, diede voce al suo io interiore. “Dicerie della Memoria”, una raccolta di 10 novelle fatte di avvenimenti realmente accadute a Sinagra fra gli anni 40 e ’60 e sono uno spaccato della cultura locale dal periodo fascista a quello della ripresa.

Fogliani mette a fuoco la cieca obbedienza a Mussolini, le difficoltà che rallentarono il progresso, le iniziative che la gente prese per sbarcare il lunario. Gli attori sono sempre i furbi e i furbetti, i prepotenti e gli umili, gli onesti e gli imbroglioni. Nella lettura, scritta in chiave umoristica, s’intravede la vittoria dei buoni e dei giusti sui cattivi e sui furbi, una vittoria che sta nella natura delle cose e nel loro evolversi.."E' un'opera attuale- ha detto - Enzo Caputo - quasi una "Wikipedia" dei nebrodi, un libro aperto dove tutti possono rispecchiarsi, o aggiungere qualcosa". Eccoli i personaggi di ieri che tra arguzia, ironia e patimento hanno scritto la storia di Sinagra facendosi scivolare addosso soprusi e umiliazioni. " E' un lavoro dedicato a mio padre ha detto l'autore e a quanti con il loro essere hanno tracciato la storia di Sinagra".

"Quello che sorprende ha aggiunto Caputo è la straordinaria attualità delle vicende narrate, dalle raccomandazioni, alla questione morale, agli spunti storici che alcuni episodi danno per riscrivere in parte la seconda Guerra mondiale sui Nebrodi." A breve, ha annunciato l'editore sarà in libreria il
secondo volume che completa la parabola politico sociale del paese dei Nebrodi.

Commenti