Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

ATM MESSINA: RIDURRE L’ARRETRATO DEGLI STIPENDI, SUBITO UNA TRATTATIVA NO-STOP SULLA NEW. CO.

Messina, 12 dicembre ’12 - Il commissario Alligo stamattina ha informato i sindacati sulla trasferta palermitana di ieri e sulle risposte ricevute riguardo l’ATM. I salvifici 3,5 milioni, capaci di alleviare le sofferenze dell’ATM, non potevano arrivare e purtroppo non arriveranno, perché, com’è risaputo da mesi, quei soldi, dovuti dallo Stato a tutte le aziende per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro autoferrotranvieri, non sono stati ancora trasferiti dal Governo Nazionale.
La delegazione comunale ha quindi ripiegato nella richiesta dei contributi regionali ma anche li, viste le oggettive responsabilità degli ultimi anni, in assessorato hanno fatto notare che il Comune di Messina non ha pagato le rate del debito contratto con la regione e, per di più, non ha rispettato nessuno degli impegni che aveva assunto circa la costituzione della S.p.A., il piano industriale e il contratto di servizio.

Ma quei 3,5 milioni sono comunque un titolo di credito per l’ATM su cui l’assessorato potrà alla fine rivalersi, e così sull’impegno del commissario Croce a recuperare il tempo perduto sulla trasformazione della partecipata, la Regione ha accettato di anticipare, non si sa ancora quando, un importo di 900.000 euro.

Quella somma aggiunta al 1,3 mln del dodicesimo mensile, deliberato dal dott. Croce e stanziato proprio stamani, dovrebbe consentire il pagamento di un altro stipendio e dei relativi contributi, o per essere più precisi, il restante 50% della mensilità di settembre ed il 50% di quella di ottobre.

Se tutti i passaggi fossero dunque rispettati i lavoratori ATM chiuderebbero quindi il 2012 secondo la tradizione degli ultimi anni, ovvero con un arretrato di ben tre mensilità e mezzo (50% ottobre, novembre, dicembre, 13°)

Tre stipendi e mezzo di arretrato, fra poco più di venti giorni, non è oggettivamente una prospettiva accettabile e poiché, come è noto, nel mese di gennaio non arrivano trasferimenti, è quindi necessario che il dott. Croce faccia urgentemente qualsiasi sforzo per ridurre il più possibile la mole di arretrato, perché non si può consentire che i lavoratori pazientino fino a Febbraio attendendo ancora il pagamento di quattro stipendi e mezzo.

Ma la mancata erogazione degli stipendi sono comunque solo una parte della disastrosa situazione dell’ATM, che, lo ricordiamo, non è riconducibile in alcun modo al paventato dissesto, dato che l’azienda, unica tra le partecipate, è in queste condizioni da anni.

Il vero problema risiede purtroppo ancora, dopo tanto tempo, nel come trasformare l’azienda, con quali risorse dotarla di mezzi e come quindi ripristinare i servizi e garantire l’occupazione.

E’ logico che la Regione Siciliana continui a esigere la trasformazione, ed il rispetto di tutti gli obblighi, e siamo convinti che il dott. Croce faccia bene a dare assicurazioni in tal senso, ma quegli impegni non stanno solo nella propria esclusiva disponibilità, perché passano obbligatoriamente anche dal confronto con i sindacati e dalla decisione finale del consiglio comunale.

Affinché nessuno fugga alle proprie responsabilità e, soprattutto, affinché nessuno sia tentato di scaricare sull’altro eventuali ritardi, si rispettino rigorosamente le procedure che le norme prevedono riguardo ai differenti ruoli. Si separi quindi ciò che il consiglio comunale può decidere già da oggi, da quello che invece è demandato al preventivo confronto con le parti sociali. E per la parte riguardante la trasformazione aziendale si proceda dunque ad una urgente trattativa no-stop tra comune, azienda e sindacati, ed immediatamente dopo alla trasmissione degli atti agli organi del consiglio comunale per le conseguenti valutazioni e votazioni.

Pino Foti –Segretario Generale FILT-CGIL

Enzo Testa – Segretario Generale FIT-CISL

Silvio Lasagni – Segretario Generale UILTRASPORTI

Commenti