Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

GIOVANNI ISGRÒ, IL SUO OMICIDIO IMPONE UNA PROFONDA RIFLESSIONE

GIOVANNI ISGRÒ: UNA CANZONE DI GERARDINA TROVATO NEL DELITTO DI BARCELLONA P.G.?
Barcellona P.G., 06/12/2012 - I funerali di Giovanni Isgrò, il 23enne ammazzato lo scorso sabato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, si svolgeranno questo pomeriggio, alle ore 15,30, nella Basilica di San Sebastiano. Dopo l'autopsia, eseguita all’Istituto di Medicina Legale dell’ospedale Garibaldi di Catania, la salma del ragazzo è stata riconsegnata alla famiglia. Intanto proseguono le indagini della Dda di Messina, affidate ai sostituti procuratori Angelo Cavallo e Vito Di Giorgio. Una canzone della cantautrice catanese Gerardina Trovato, “Piccoli già grandi”, diventa uno degli 'indizi' su cui poggiano le indagini dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura della Repubblica di Barcellona P.G.  Il brano della Trovato - infatti - sembra possa intendersi come un 'inno' dell'associazione ricreativa o gruppo che Giovanni Isgrò frequentava.
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Il barbaro assassinio del giovane Giovanni Isgrò , compiuto a Barcellona Pozzo di Gotto(ME) sabato scorso impone una profonda riflessione al di là delle motivazioni dell’omicidio. La verità su queste ultime spetterà alle forze dell’ordine e alla magistratura scoprirle. Bisogna riflettere, tuttavia, sulla dinamica dell’assassinio, verificatosi in pieno centro, di sabato sera, in zona di solito molto frequentata, con le caratteristiche tipiche dell’omicidio di mafia e sulla sconcertante facilità con cui l’omicidio è stato commesso e con cui gli assassini si siano potuti volatilizzare e abbiano potuto abbandonare l’autovettura, bruciandola, in località abbastanza distante dal luogo del fatto.
Ma soprattutto bisogna riflettere sul disagio e sulla fragilità di tanti giovani che, bombardati da messaggi mediatici ricchi di disvalori, indirizzati alla ricerca del denaro facile e del successo, privi di strumenti culturali collettivi, nell’assenza, spesso complice, di certe istituzioni, non esitano a percorrere strade deviate che portano solo alla barbarie e alla morte.

Il corteo silenzioso che, malgrado la pioggia, ha visto sfilare centinaia di cittadini onesti ha dimostrato che la città di Barcellona Pozzo di Gotto vuole cambiare nella consapevolezza che le persone per bene sono sicuramente di più dei delinquenti. Ma non è sufficiente un corteo per cambiare le cose. I giovani, soprattutto, vanno recuperati ai valori della legalità e della giustizia con l’impegno quotidiano delle istituzioni e della società civile, dell’associazionismo, delle scuole e delle parrocchie, con l’esempio di una politica pulita e partecipativa.

Rita Atria concludeva il suo tema svolto agli esami di stato con queste parole: “L'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”. Se proviamo a cambiare, forse , ce la faremo.

Marco Olivieri 

Associazione Antimafie “Rita Atria”
L'omicidio di Giovanni Isgrò a Barcellona
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GIOVANNI ISGRÒ: UNA CANZONE DI GERARDINA TROVATO NEL DELITTO DI BARCELLONA P.G.?

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