Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

VINICIO CAPOSSELA CON MOBY DICK, DA TINDARI A RADIO2 DAL VIVO

Roma, 18/12/2012 - Da Tindari a Radio2. Moby Dick, la balena musicale di Radio2, ospita in diretta dal vivo Vinicio Capossela e la sua band Rebetika mercoledì 19 dicembre alle 21.00. E’ dai primi di novembre che Capossela percorre in lungo e in largo l’Italia con una banda italo-greca, la stessa che suonerà a Moby Dick mercoledì 19, praticando la “rebetika ginnastica”, ovvero la sua personale interpretazione della musica rebetika,
genere musicale nato a fine Ottocento nei bassifondi greci. Genere popolare, di “contenuto eversivo”, come spiega lo stesso Capossela.

Nell'agosto 2011 –Vinicio Capossela presentò “Marinai, profeti e balene” al teatro Antico di Tindari (Messina). Capossella cantautore e capo ciurma, un capitano di ventura, un paladino di Francia.

Dopo il doppio album ispirato a Melville e alla letteratura di mare Vinicio è sbarcato in terra ellenica questa estate con "Rebetiko Gymnastas", dodici brani, di cui quattro inediti (“Rebetiko Mou”, “Abbandonato - Los Ejes de Mi Carreta”, “Misirlou”, “Cancion de las simples cosas”, già cantata da Mercedes Sosa e Chavela Vargas) e otto suoi successi reinterpretati in veste rebetika.

“Questo è un disco di musiche di porto che praticano esercizi, indiscipline individuali. Cavalli che provano a essere giraffe. E’ un disco suonato in greco, per debito nei confronti della Grecia, che ha donato al mondo oltre alla civiltà anche una delle più straordinarie musiche urbane del mondo: il rebetiko”. E ancora: “rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco. Il rebeta è uno che non si sottomette al meccanismo del consumo e che semmai cerca la sua bellezza altrove. Scrive John Berger che la musica iniziò dal grido che lamenta una perdita. Il rebetiko è una musica che lamenta quello che tutti noi abbiamo perduto, una musica che non dimentica le sue origini. Si officia in luoghi chiusi, dove si beve e si privilegia lo struggimento individuale. E' musica che viene dal basso, che si condivide a tavola, come un'eucarestia”.

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