
Santo Stefano di Camastra, 16 gennaio 2013 - Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale di Patti a carico di un 45enne, già noto alle Forze dell’Ordine e residente in un Comune dell’hinterland dei Nebrodi,
in quanto responsabile di violazione delle prescrizioni imposte nel periodo di detenzione domiciliare.
Come si ricorderà, lo scorso 5 dicembre 2012, i militari della Compagnia Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, ed in particolare quelli della Stazione Carabinieri di Acquedolci, avevano tratto in arresto il prevenuto in quanto resosi responsabile di atti persecutori, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato nei confronti di un 52enne dimorante in un comune del medesimo comprensorio.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini dei Carabinieri, il citato 45enne, sin dall’anno 2008 e sino al mese di ottobre 2012, avrebbe posto in essere una serie di condotte illecite nei confronti del citato 52enne, tra cui, pedinamenti, minacce verbali anche di morte, il danneggiamento di alcuni veicoli in uso alla vittima, giungendo anche ad aggredire la vittima provocandogli delle lesioni. Da ultimo, in una circostanza verificatasi lo scorso mese di ottobre 2012, il 45enne avrebbe altresì provocato un incidente stradale, andando ad impattare con la propria vettura quella della vittima.
Per tale motivo, il GIP del Tribunale di Patti aveva emesso nei confronti del prevenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari. A seguito delle reiterate violazioni commesse dal 45enne delle prescrizioni imposte nel periodo di detenzione domiciliare, i militari della Stazione Carabinieri di Acquedolci hanno richiesto all’A.G. di Patti l’aggravamento della misura cautelare.
Il GIP del Tribunale di Patti, concordando con la richiesta di aggravamento della misura cautelare avanzata dalla locale A.G., ha emesso, in aggravamento della precedente misura, un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Ieri, pertanto, al termine delle formalità di rito, il 45enne è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.
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