Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CITTADINANZATTIVA: NESSUN AUMENTO DI TARIFFE SUL CONSUMO DELL’ACQUA

Nessun presunto canone di 15 milioni di euro per 10 anni, per la concessione delle reti e delle condotte, può essere imposto ai Cittadini. Il Comune di Messina ha trasferito alla Società la proprietà delle reti, degli impianti e delle dotazioni patrimoniali
Messina, 21.02.2013 - Cittadinanzattiva- coordinatore dei procuratori dei cittadini - ribadisce che nessun aumento di tariffe sul consumo dell’acqua, dovuto ad un presunto canone di 15
milioni di euro per 10 anni, per la concessione delle reti e delle condotte, può essere imposto ai Cittadini. Il Comune di Messina, con la trasformazione dell’Azienda municipalizzata in AMAM S.p.A., ha trasferito alla Società la proprietà delle reti, degli impianti e delle dotazioni patrimoniali (.Statuto: art. 3, comma 2°, approvato con delibera consiliare n. 117 del 14.12.2004).

La Società, interamente partecipata dal Comune, non è solo proprietaria delle infrastrutture idriche, ma anche titolare della “gestione del servizio idrico costituito dall’insieme dei servizi di captazione, adduzione, distribuzione di acqua e dei servizi di fognatura e depurazione delle acque” (Statuto art. 3, comma 3). Se il Comune volesse gravare l’AMAM di un canone concessorio, dovrebbe, per legge, prima di tutto, modificare lo Statuto dell’AMAM S.p.A. e scorporare la titolarità delle reti, dalla titolarità della gestione del servizio.

Se, nonostante questa premessa, il Consiglio Comunale dovesse approvare il contratto di servizio, penalizzante per i Cittadini messinesi, Cittadinanzattiva non ha altra soluzione per tutelare i CIttadini che impugnare il provvedimento. Se il Comune ha necessità di 15 milioni di euro l’anno, per dieci anni, per il piano di riequilibrio 2013-2022., li può recuperare benissimo, dando l’esempio: 1) con una attenta politica di complessiva riduzione della spesa pubblica comunale; 2) con l’ABOLIZIONE, per il periodo di dieci anni, DELLE INDENNITA’ DI CARICA DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI E DEI COMPONENTI I CDA DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE.

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