Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

POZZECCO, INTERVISTA AL COACH: “SONO STUPITO PER ESSERE STATO VOTATO COSÌ ABBONDANTEMENTE”

CAPO D’ORLANDO, 1 Febbraio 2013 - Sei stato scelto come coach per l’All Star Game con più del 60% dei voti. Come ti senti?
“Sono contento, orgoglioso, entusiasta e stupito per il fatto di essere stato votato così abbondantemente. Mi ha fatto enormemente piacere.
Sono felice di andare all’All Star Game. Sono convinto che ci sarà da divertirsi e che sarà una bella partita.”

Cosa ti aspetti dai quattro dei tuoi giocatori che verranno con te?

“Dai miei quattro giocatori mi aspetto, prima di tutto, che si divertano. Che siano orgogliosi di essere stati votati. Anche per Mitch Poletti, che ho convocato, che sta avendo una risposta palesemente positiva. Sono contento di averlo come under 24. George e Battle, secondo me, sono tra i migliori giocatori del campionato. Hanno enormi margini di miglioramento. Sono due giocatori che avranno un futuro, anche se George ha già 30 anni, credo possa ambire ad un finale di carriera strepitoso. Battle, invece, può costruirsi un roseo futuro in Europa e, forse, anche in NBA. Benevelli viene da un infortunio, non grave ma sicuramente fastidioso, con tempi di recupero molto lunghi. Speriamo di recuperarlo e accelerare il suo rientro. La sua chiamata all’All Star Game se l’è meritata. Credo che sia uno dei migliori lunghi italiani del campionato.”

In una gara di All Star Game si gioca per partecipare o per vincere?

“Non si gioca mai solo per partecipare, ma non bisogna mai essere troppo condizionati dal risultato. Lo dico sempre. Gli sportivi che hanno la fortuna di vincere sono pochi, ma se ci basiamo solo su questo, gli altri non dovrebbero nemmeno partecipare. In Italia c’è un’educazione sportiva che a me non piace perché siamo troppo condizionati dal risultato. Bisogna dare il massimo e il momento in cui vinci va bene, ma anche se perdi devi essere, comunque, soddisfatto di quello che sei riuscito a dare. Parliamo, poi, di dare spettacolo ed è qualcosa che nello sport sta sparendo. L’All Star Game è puro spettacolo. Il risultato, secondo me, non ha nemmeno ragione di esistere.”

Cosa ti aspetti da questo evento?

“Considerando che sarà una gara dove si dovrà dare, soprattutto, spettacolo, mi aspetto una cosa semplice e banale: che i giocatori in campo passino la palla a me!”

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