Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

WAGNER AL MASSIMO: PER IL DEBUTTO DELLA VALCHIRIA, IL CATALOGO DELLA MOSTRA

In occasione del debutto dell'opera “Die Walküre” di Richard Wagner, sarà disponibile il catalogo della mostra “Wagner al Massimo” e, presso la Sala Pompeiana del Teatro, Francesco Cannizzaro, studente del Conservatorio “V. Bellini”, suonerà l'harmonium “di Wagner” prima dello spettacolo (a partire dalle ore 17) e durante gli intervalli
Palermo, 20 febbraio 2013 - Ultime settimane per visitare la mostra “Wagner a Palermo” allestita nella Sala Pompeiana del Teatro Massimo e visitabile con il percorso delle visite guidate (fino al 3 marzo, tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 9.30 alle ore 17; biglietti da 3 a 8 euro).
La mostra (inaugurata a gennaio dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, prof. Lorenzo Ornaghi) è curata da Sergio Troisi con l'allestimento di Roberto Lo Sciuto e il coordinamento di Marida Cassarà. Raccoglie materiali provenienti dall'Archivio del Teatro e traccia attraverso bozzetti di scena, figurini di costumi, fotografie e manifesti la frequenza delle opere di Wagner al Teatro Massimo.

Fulcro dell'esposizione e collegamento ideale con la figura di Wagner è l'harmonium (restaurato da Ugo Casiglia) che – secondo le cronache – Wagner utilizzò durante il suo soggiorno palermitano nell'inverno del 1881-1882 mentre terminava il “Parsifal”. “L'harmonium” - come precisa Sergio Troisi – è “collocato nella Sala Pompeiana al centro della raggiera dove sono esposti bozzetti di scena e figurini di alcuni allestimenti wagneriani dal 1955 al 2004: un breve itinerario non soltanto in una iconografia così densa di echi, reminiscenze e prefigurazioni ma anche nella storia della scenografia italiana del teatro d’opera del secolo scorso. Per una felice casualità il percorso inizia proprio con “Parsifal”, e con i bozzetti di Nicola Benois, figura centrale della vicenda della scena lirica italiana del Novecento”.
Allo stesso “Parsifal” e alla collezione di bozzetti di scena relativi ai titoli non solo wagneriani ma anche verdiani è dedicata l'Agenda 2013 del Teatro Massimo.

In mostra sono poi visibili i costumi delle opere “Der fliegende Holländer” (2004) e “Lohengrin” (2009), nonché una piccola raccolta di locandine e programmi di sala.
Da giovedì 21, in coincidenza con il debutto della prima giornata del Ring des Nibelungen, “Die Walküre”, sarà in vendita il catalogo della mostra “Wagner al Massimo” (pp. 152 a colori, euro 18), contenente oltre alla racconta iconografica dei materiali esposti anche testi del Prefetto Fabio Carapezza Guttuso (Commissario Straordinario del Teatro Massimo), del curatore e critico d'arte Sergio Troisi e del musicologo Piero Violante. Il catalogo è completato dalla cronologia delle opere di Wagner presentate al Teatro Massimo.
“Quando le luci si spengono e gli strumenti vengono riposti – sottolinea il prefetto Fabio Carapezza Guttuso, Commissario Straordinario del Teatro Massimo – la memoria di un teatro lirico è affidata alle partiture (spesso annotate dagli interpreti), alle fotografie, ai costumi, alle scene e ancor di più ai bozzetti, ai figurini che gli artisti hanno disegnato. Conservare questo prezioso patrimonio per consegnarlo alle generazioni future è compito della Biblioteca del Teatro Massimo; tutelarlo e valorizzarlo dev’essere impegno precipuo della Fondazione. Il bicentenario della nascita di Richard Wagner è quindi spunto preferenziale per cominciare a dare nuova vita a queste testimonianze, attraverso una mostra che espone la memoria delle opere di Wagner rappresentate al Teatro Massimo, offrendo ai visitatori una prospettiva inconsueta ma assai peculiare del teatro d’opera. È solo il preludio di una serie di manifestazioni analoghe, a cominciare da quella dedicata a Giuseppe Verdi, che accompagnerà nei prossimi mesi la programmazione artistica dedicata a questo compositore”.

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 17 nel circuito delle visite guidate del Teatro e poi in coincidenza con gli spettacoli.
Costo dei biglietti: da euro 3 a euro 8, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 9.30 - 17, tel. 0916053580.
Informazioni e prenotazioni per gruppi:
tel 091 605.32.67, fax 091 605.33.42 marketing@teatromassimo.it
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Palermo, 20 febbraio 2013 (f.t.)

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