Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

TONINO GENOVESE: “LA CAMERA DI COMMERCIO NON HA BISOGNO DI COMMISSARI STRAORDINARI"

Messina, 22 marzo 2013 – “La Camera Di Commercio di Messina non ha bisogno di Commissari straordinari ma di rinnovare democraticamente i propri Organi Istituzionali”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, secondo il quale “si rende casomai necessario un commissario
‘ad acta’ per esitare velocemente pochi, ma indispensabili, provvedimenti urgenti e non differibili come il bilancio consuntivo 2012 e il ciclo della performance 2013/2015”.
Secondo Genovese vanno velocemente recuperati gli ingiustificati ritardi della Regione Sicilia (Assessorato attività produttive e Presidenza) che ancora dopo quasi dieci mesi (dal 29 maggio 2012) non hanno ancora provveduto a definire le rispettive competenze per dare attuazione al rinnovo democratico degli Organi Istituzionali camerali.

“Infatti – continua il segretario generale della Cisl Messina - è opportuno precisare che gli organi camerali e gli uffici messinesi hanno definito, nei tempi previsti dalla normativa, tutti gli adempimenti di propria competenza trasmettendo gli atti relativi alla Regione (Assessorato e Presidenza) che avevano l'obbligo previsto dalla legge di esitare entro un mese le richieste di designazione alle organizzazioni rappresentative del territorio dei propri rappresentanti per la ricostuzione entro il mese successivo del nuovo Consiglio Camerale che successivamente avrebbe dovuto eleggere a scrutinio segreto il Presidente e la Giunta”.


Genovese sottolinea come non siano bastati dieci mesi per dirimere la controversia tra Assessorato e Presidenza sulle rispettive competenze procedurali e, adesso, “si profila il pateracchio della possibile nomina di un commissario straordinario prendendo ancora tempo e rinviando la decisione sulle competenze di pertinenza della Giunta di governo regionale, come chiarito dall'ufficio legislativo e legale”.

“Se in altri Enti camerali come Catania, Enna e Ragusa – aggiunge - vi sono state inosservanze delle procedure da parte degli Enti stessi e quindi la necessità di provvedere ai commissariamenti, nel caso della Camera di Commercio di Messina non ricorrono assolutamente tali condizioni e, pertanto, la Regione ha l’obbligo etico, politico e democratico del rispetto delle procedure ordinarie, dando corso al rinnovo degli organi istituzioni camerali senza alcun indugio. Se già molte istituzioni territoriali messinesi sono state delegittimate dall'onta del commissariamento perpetuo non ci sono motivazioni accettabili e plausibili perché la stessa sorte debba subire anche la Camera di Messina che ha tutte le carte in regola, al contrario dell'ente Regione dormiente da quasi dieci mesi nonostante i ripetuti solleciti”.--

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