Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

FORESTALI, PARTE LA MOBILITAZIONE ALLA VIGILIA DELL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO REGIONALE

“Ogni anno nel bilancio ci sono i fondi per le spese della politica e le difficolta’ sono sempre per reperire i finanziamenti per i Forestali”
Messina, 12 aprile 2013 – Assemblea di tutti i lavoratori forestali, domenica 14 aprile, alle ore 9, presso il Centro Polifunzionale del Mediterraneo ai Colli San Rizzo di Messina. Comincerà così la fase di mobilitazione dei lavoratori forestali messinesi avviata a livello regionale e locale da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil e illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dai segretari provinciali Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando.


La mobilitazione dei forestali arriva alla vigilia dell'approvazione della finanziaria regionale. Il sindacato teme che le somme per il settore, dove operano circa 23.000 persone, siano insufficienti a garantire le giornate lavorative per il 2013 e chiede un confronto con il governo siciliano, guidato da Rosario Crocetta.

Per i sindacati servirebbero circa 350 milioni di euro per dare attuazione a un accordo del 2009 di riforma del sistema e ad assicurare le giornate lavorative per quest'anno. “Non riusciamo a capire perché – ha detto Calogero Cipriano nel corso della conferenza stampa – tutti gli anni le caselle del bilancio che rimangono vuote sono quelle dei forestali e della povera gente come i precari, anche degli altri settori, e ci sia sempre la necessità di un mutuo per riempirle. Ci piacerebbe che qualche volta le caselle vuote siano quelle dei costi della politica, dei palazzi e degli sprechi. Vorremmo leggere sui giornali che fossero garantiti i servizi essenziali come la salvaguardia del territorio, dei boschi, del sistema idrogeologico e degli incendi con i lavoratori forestali, gente che lavora tre mesi l’anno. E che il mutuo servisse invece per coprire i costi della politica”.

“L’attacco del Governo regionale – ha aggiunto Giovanni Mastroeni – è alla gestione unitaria del demanio boschivo e se non viene superata la sua destrutturazione è la fine dei forestali in Sicilia. La protesta sarà indirizzata da un lato all’immissione nel bilancio regionale delle norme necessarie per poter far lavorare i forestali, dall’altro perché sia riformata la struttura regionale unificando l’Azienda Foreste e l’Ispettorato Antincendio”.

“Il problema – ha concluso Salvatore Orlando – è la non programmazione. L’assenza di una campagna di prevenzione è gravissima per la salvaguardia del territorio boschivo. Noi non ci fermeremo perché eravamo fiduciosi delle promesse in campagna elettorale del presidente Crocetta sui precari, sui forestali ma adesso siamo convinti che sono rimaste solo tali”.
Le iniziative di protesta si allargheranno anche a livello regionale con una manifestazione dei forestali messinesi prevista per il 22 aprile sotto la sede dell’Ars a Palermo.

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