Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CANONI DEMANIALI PER I LITORALI E SETTORE PETROLIFERO. NINO GERMANÀ: “GLI AUMENTI UN DANNO ENORME PER LA SICILIA”

Palermo, 22/05/2013 - “Il turismo balneare dell’Isola rischia di subire un gravissimo colpo a causa di un aumento, addirittura del seicento per cento, dei canoni annuali per la concessione dei beni demaniali marittimi” lo denuncia il deputato Pdl, Nino Germanà, sottolineando che l’applicazione di questo “castigo immeritato per la fruizione dei nostri litorali arrecherà un danno difficilmente recuperabile, specialmente in rapporto al beneficio commerciale portato dai turisti
che si vedrebbero, a loro volta, aumentati a dismisura i costi per godere della nostra stagione balneare”.

“Per colpa di questo aumento che non colpisce soltanto i gestori di parti di spiaggia, anche le previsioni nel settore industriale e, in particolare, in quello petrolifero non sono ottimistiche, poiché in Sicilia non vi sarebbero più le condizioni per investire in questo comparto” conclude Germanà il quale, per chiedere la revoca del decreto che sancisce l’aumento, presenta una interrogazione all’Ars.
Nell’atto ispettivo, fra l’altro, Germanà chiede anche lumi su eventuali differenziazioni fra vecchi e nuovi contratti “chi ha una concessione demaniale da anni o da decenni – domanda – si vedrà dunque moltiplicato il canone per sei volte?”

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