Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CANONI DEMANIALI PER I LITORALI E SETTORE PETROLIFERO. NINO GERMANÀ: “GLI AUMENTI UN DANNO ENORME PER LA SICILIA”

Palermo, 22/05/2013 - “Il turismo balneare dell’Isola rischia di subire un gravissimo colpo a causa di un aumento, addirittura del seicento per cento, dei canoni annuali per la concessione dei beni demaniali marittimi” lo denuncia il deputato Pdl, Nino Germanà, sottolineando che l’applicazione di questo “castigo immeritato per la fruizione dei nostri litorali arrecherà un danno difficilmente recuperabile, specialmente in rapporto al beneficio commerciale portato dai turisti
che si vedrebbero, a loro volta, aumentati a dismisura i costi per godere della nostra stagione balneare”.

“Per colpa di questo aumento che non colpisce soltanto i gestori di parti di spiaggia, anche le previsioni nel settore industriale e, in particolare, in quello petrolifero non sono ottimistiche, poiché in Sicilia non vi sarebbero più le condizioni per investire in questo comparto” conclude Germanà il quale, per chiedere la revoca del decreto che sancisce l’aumento, presenta una interrogazione all’Ars.
Nell’atto ispettivo, fra l’altro, Germanà chiede anche lumi su eventuali differenziazioni fra vecchi e nuovi contratti “chi ha una concessione demaniale da anni o da decenni – domanda – si vedrà dunque moltiplicato il canone per sei volte?”

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