Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CROCETTA: “RUSSO IMPARI A RISPETTARE I RUOLI, BORSELLINO NON HA NIENTE DA IMPARARE”

Palermo 21 maggio 2013. “Certo che l'ex assessore Russo continua ad avere un comportamento ingombrante. A me ad esempio non è assolutamente capitato di impicciarmi del ruolo del mio successore a sindaco di Gela. Ma, ognuno ha il suo stile. Russo vuole che la Procura indaghi sulle nomine dei manager? Mi associo alla richiesta. Così la Procura scoprirà che il 90% dei commissari che attualmente governano la sanità siciliana, sono stati nominati dall'assessore Russo. "Naturalmente" lo stesso diritto di nomina previsto dalla legge per l'assessore Russo non fa parte dei diritti dell'assessore Borsellino.
Pazienza, Russo è così.

La stessa Procura, così, potrà scoprire che non ho mai incontrato la commissione esaminatrice, non ho mai parlato con loro, che l'unico
commissario che conosco dei tre è il giudice Morici, che è stato magistrato a
Gela, scoprirà che non ho mai interferito sui lavori della commissione, che i
criteri di selezione sono stati fissati dalla commissione medesima, che la
richiesta di parere legale all'ufficio legislativo e legale non l'ho richiesta
io ma l'assessorato alla Salute, che la decisione di fare proprio quel parere
da parte della commissione non è stata una decisione del governo, ma della
commissione stessa, che il governo non intende dare nuovi criteri alla
commissione dopo che sono stati resi noti i nomi e i curricula degli ammessi e
che se mai, tutto questo andava previsto prima della presentazione delle
domande.

Insomma scoprirebbe che che forse qualche diritto il governo ce
l'avrebbe, ma non si è occupato affatto e non intende occuparsi delle modalità
con le quali vengono selezionati i manager. Mentre, stranamente, dalle
dichiarazioni di Russo di ieri, si deduce che è l'unico che si preoccupa di
consigliare i criteri, a concorso aperto. Massimo Russo ci presentasse
direttamente l'elenco dei criteri da seguire, mettere poi i nomi diventerebbe
un gioco da ragazzi.

Credo che Massimo Russo debba cominciare a farsi una ragione del fatto che lui
non è più l'assessore, ma che tale ruolo è ricoperto dall'assessore Borsellino,
che non ha nulla da imparare per le note capacità tecniche e per la sua
indiscutibile trasparenza”.


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