Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

RINNOVAMENTO DELLA SINISTRA & RODOTÀ: LA CONVENZIONE PER LE RIFORME POTREBBE COSTITUIRE UN VULNUS AL DETTATO DELLA COSTITUZIONE

Roma, 16/05/2013 - L’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra condivide l’allarme lanciato sia dai Comitati Dossetti e che da Stefano Rodotà sul fatto che la formazione stessa di una Convenzione per le riforme istituzionali, annunciata da Letta nel suo programma di governo, potrebbe costituire un vulnus decisivo al dettato stesso della nostra Costituzione.
Tali intenzioni, pasticciate e
confuse, confermate in questi giorni dal ministro Quagliariello e dallo stesso presidente del consiglio (una commissione di esperti e poi una sorta di nuova bicamerale), restano in campo nonostante le incertezze seguite all’indomani dell’insediamento del governo.

Le procedure per la sua modifica sono stabilite dalla Costituzione stessa, attraverso l’art.
138, che stabilisce in modo preciso poteri del Parlamento e del popolo sovrano in materia.

Derogare da quelle norme significa, nei fatti, entrare anche dal punto di vista istituzionale
nello stato di eccezione in cui versano i rapporti politici nel nostro Paese e rischia di porre le
basi per il superamento dello stesso impianto generale della Costituzione, nata dalla
Resistenza al nazifascismo, che resta uno degli obiettivi fondamentali della destra.
Del resto l’art. 1 della nostra Carta stabilisce che persino all’esercizio della sovranità popolare
non è dato valicare i confini tracciati dalla Costituzione medesima. Si può consentire a un
governo e alla maggioranza che lo sostiene esercitare prerogative che non sono consentite
nemmeno al popolo sovrano?

Eventuali revisioni costituzionali oltre che seguire le procedure previste dalla stessa Carta
fondamentale debbono ispirarsi ad una visione equilibrata dei ruoli e dei poteri, la cui
reciproca autonomia è presidio della democrazia, e in questo ambito il parlamento, scelto dai
cittadini e non dai vertici dei partiti, deve mantenere una centralità fondamentale.
Per tutte queste ragioni l’Associazione si mette disposizione di tutte le iniziative tese a
riportare nell’ambito dei dettati della Carta e delle procedure da essa stabilite il processo di
modifica della nostra Costituzione.

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