Tariffe dell'acqua in Sicilia: la legge 19/2015 in un momento storico drammatico per i siciliani resta ancora disattesa

Tariffe dell'acqua in Sicilia, Federconsumatori chiede piena applicazione della legge 19/2015. In un momento storico drammatico per i siciliani, alle prese con la crisi idrica più grave di sempre, la legge regionale 19/2015 sull'acqua pubblica resta ancora disattesa. Una legge che non solo dice chiaramente come dovrebbe funzionare il Sistema Idrico Integrato in Sicilia, ma lo fa anche con un testo e con uno spirito che vengono dal basso: si tratta, infatti, di una legge di iniziativa popolare e consiliare Palermo, 4 novembre 2024 - Federconsumatori Sicilia, che da sempre è schierata in favore dell'acqua pubblica partecipando al Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni, non può che continuare a tenere alta l'attenzione su questo tema. Dopo che Amap ha fatto ricorso al TAR Sicilia contro la Regione Siciliana (Presidenza, Giunta di Governo e Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità) e contro la Commissione Idrica Regionale (CIR)

UNIVERSITÀ MESSINA. ASSOCIAZIONE UNIDEA: “L'ISTRUZIONE DOVREBBE ESSERE IL PUNTO DI FORZA DI UN PAESE CIVILE”

Messina, 25/05/2013 - Dal 13 Aprile al 5 maggio, come associazione studentesca UNIDEA, abbiamo raccolto nei 21 Dipartimenti dell’Università di Messina più di 1600 sottoscrizioni degli studenti per una campagna che pone all'attenzione il tema della tassa regionale sul diritto allo studio, in modo da sollecitare l'intervento del Presidente della Regione
Crocetta e dell’Assessore alla Formazione Scilabra.
La normativa vigente, infatti, prevede un’unica fascia di tassazione per tutti gli studenti di 140 €, indipendentemente dalla dichiarazione dei redditi. Pensiamo che una tassa che non tenga conto delle diverse condizioni economiche degli studenti sia fortemente iniqua e ciò risulta ancor più paradossale se si pensa che questa tassa sia diretta a consentire a tutti l’accesso all’università, garantendo il diritto all’istruzione e tutelando coloro che per ragioni economiche avrebbero difficoltà a potervi accedere. Questo diritto è costituzionalmente garantito dall'art 34 della nostra Costituzione, il quale afferma che "..I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso..". L'istruzione dovrebbe essere il punto di forza di un paese civile e democratico, uno strumento di emancipazione del cittadino, di promozione delle migliori capacità del singolo e una risorsa per il Paese.

Ci rendiamo conto quanto per la nostra regione ciò possa rappresentare un’importante risorsa per il futuro della Sicilia stessa; il sapere può rappresentare non solo un'opportunità per molti giovani, ma anche un impulso per l’economia perché la conoscenza non sia un motivo per cercare un lavoro fuori dalla Sicilia, ma la ragione per restare e dare il proprio contributo per un futuro migliore.

Nella lettera inviata al Presidente della Regione Crocetta e all'Assessore alla Formazione Scilabra, chiediamo un intervento volto a ridurre l’importo della tassa e una modulazione in più fasce, perché essa sia più equa e proporzionale al reddito, in modo da garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti.
Lunedì 27 maggio incontreremo l’Assessore alla Formazione Nelli Scilabra e porteremo questa istanza, nell’auspicio di trovare il sostegno della Regione mediante interventi tempestivi che pongano rimedio alla situazione corrente.

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