Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ASSOCIAZIONE RITA ATRIA: I TENTATIVI DI COLLEGARE LA MORTE DI MARCUCCI E LORENZINI CON LA STRAGE DI USTICA IMPROBABILI SCOOP

L’associazione Rita Atria ha ottenuto la riapertura delle indagini per l’incidente aereo che ha causato la morte dell’ex colonnello dell’Aeronautica Sandro Marcucci e del suo collega Silvio Lorenzini. Marcucci era coinvolto nell’inchiesta sulla Strage di Ustica e del Dc9 dell'Itavia, avvenuta 33 anni fa. Per gli esponenti dell'Associazione Rita Atria non c’è alcun automatismo tra le indagini sulla morte di Marcucci e Lorenzini e la strage di Ustica.
"La nostra Associazione è nata in Sicilia, concepita con Sandro Marcucci e con Mario Ciancarella. Porta il nome di Rita Atria perché Rita, così come Sandro e Mario ha saputo decidere da che parte stare. Abbiamo già avvertito tentativi di voler collegare direttamente e strumentalmente l'esito del nostro esposto sulla morte di Marcucci e Lorenzini con la strage di Ustica".  "Al momento sentiamo di dover ribadire che si tratta di collegamenti strumentali alla caccia di improbabili scoop, finalizzati anche a colpire l'unità di intenti e di comportamenti dei soci della Associazione Antimafie “Rita Atria”"

Roma, 20/06/2013 - Si avvicina la data del 27 Giugno, memoriale di una strage rimasta senza colpevoli, senza Verità e senza Giustizia. Tutti la conoscono come “la strage di Ustica”. Come ogni anno, per celebrare le tristi liturgie di un ricordo privo di memoria e di voglia di incidere sul destino delle Vittime di quella strage come desaparecidos della nostra storia nazionale, già si mobilitano schiere di operatori della informazione avidi di qualche “novità” da sbattere in prima pagina, senza poi aver voglia di seguire gli effetti del colpo giornalistico (fossero anche mortiferi o mortuari).

Come Associazione Antimafie “Rita Atria” nel settembre 2012 abbiamo depositato presso la Procura di Massa un esposto sulla vicenda di Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini, morti nel 1992 in un singolare e strano incidente per il quale la nostra Associazione - sin dalla sua fondazione (1994) - aveva sollevato molti dubbi sulla natura di “incidente dovuto ad errore del pilota” (come frettolosamente aveva concluso il Magistrato del tempo).

L'esposto è stato recepito dall'attuale Procuratore Capo il quale, congiuntamente al procuratore titolare dell’indagine, ha disposto l'apertura del caso con l’ipotesi di duplice omicidio disponendo una super perizia consistente nell'estumulazione e quindi nell'autopsia sulle Salme delle due Vittime.

Abbiamo già avvertito, intorno all’Associazione, alcuni tentativi di voler collegare direttamente e strumentalmente l'esito del nostro esposto sulla morte di Marcucci e Lorenzini con la strage di Ustica.

Al momento, e fino agli esiti delle perizie disposte dal Magistrato, sentiamo di dover ribadire che, da parte nostra, non c'è alcun automatismo tra le indagini sulla morte di Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini e la strage di Ustica. Si tratta di collegamenti che, per ora, riteniamo strumentali alla caccia di improbabili scoop e che avvertiamo finalizzati anche a colpire l'unità di intenti e di comportamenti dei soci della Associazione Antimafie “Rita Atria”.

Diffidiamo pertanto chiunque voglia prospettare posizioni dell’Associazione diverse da quelle qui espresse, dal dare concretezza giornalistica a simili letture distorte che non rispettano né la nostra storia di serietà nei processi di ricerca e di analisi, né i nostri obiettivi immediati.

La Verità è sempre una e una sola. E non la si può ricostruire giocando a mettere insieme pezzetti di storie, senza continuità di attenzione sulla attendibilità di ogni singolo frammento del difficile puzzle. Non si può cercare la Verità senza la capacità di rimettere in discussione eventuali orientamenti preconfezionati da parte di chi si avvicina a queste nuove circostanze senza aver mai prestato attenzione alle denunce pregresse della Associazione ed alle sue azioni.

La Giustizia può essere solo frutto di quella verità, raccolta sul limite estremo del sacrificio umano di Testimoni che non barattano la propria dignità di Persone e non perdono mai di vista il rispetto per le Vittime e per i loro Famigliari.

La nostra Associazione è stata concepita a Pisa ed è nata in Sicilia. E’ stata concepita con Sandro Marcucci e con Mario Ciancarella. Porta il nome di Rita Atria perché Rita, così come Sandro e Mario ha saputo decidere da che parte stare. Sandro ci aveva chiesto di “Dare Voce al Silenzio degli Innocenti”. In questi quasi 20 anni abbiamo dato voce a tanti silenzi e non nascondiamo un certo orgoglio per avere tra i nostri soci Testimoni come Mario Ciancarella, Ulisse e Michela Buscemi. Testimoni che hanno saputo mettere davanti a tutto la ricerca della Verità e della Giustizia.
A chi pensa che per esser titolari di azioni volte al raggiungimento della verità bisogna essere vincolati dal sangue riportiamo ciò che ci ha insegnato Sandro, auspicando che ogni uomo e che ogni donna si possa sentire titolare nel perseguimento della Verità e della Giustizia.

"Finche’ il sangue dei figli degli altri varrà meno del sangue dei nostri figli, fin quando il dolore degli altri per la morte dei loro figli, varrà meno del nostro dolore per la morte dei nostri figli, ci sarà sempre qualcuno che potrà organizzare stragi in piazze, banche o stazioni, su treni o su aerei, con bombe o missili, con la certezza di rimanere impunito."

Sandro Marcucci

Il Direttivo nazionale e i firmatari dell'esposto
de l'Associazione Antimafie “Rita Atria”

Commenti

  1. Nel vostro articolo si scrive "indagini per l’incidente aereo che ha causato la morte dell’ex colonnello dell’Aeronautica Sandro Marcucci e del suo collega Mario Ciancarella". Mario Ciancarella è in realtù vivo, chi morì è l'avvistatore antincendi in volo con Marcucci che si chiamava Silvio Lorenzini.
    grazie comunque di aver pubblicato il nostro comunicato. laura picchi socia ass. rita atria

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    1. Si, per un refuso. Ma nello stesso occhiello, poco più sotto i nomi erano corretti. In ogni caso grazie della cortese segnalazione.

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