Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

OZOPULMIN GEYMONAT. ERRORE E NON STRATEGIA: «LOTTI DIFETTOSI, DISTRIBUZIONE BLOCCATA A LUGLIO DEL 2011»

Salvia: «Si è trattato di un errore e non di “strategia pianificata minuziosamente”»
Anagni, 19/06/2013 - In riferimento alle notizie apparse sui quotidiani questa mattina, relative alla notifica di custodia cautelare ai domiciliari di tre dirigenti della Geymonat per l'accusa di "contraffazione", il presidente dell'azienda chimico-farmaceutica di Anagni, Giuseppe Salvia, ci tiene a precisare quanto segue.


«La nostra azienda ha sempre operato in un'ottica di responsabilità sociale ed etica professionale - sottolinea Salvia - investendo milioni di euro in macchinari, laboratori e sistemi di controllo e qualità dell'equipe: purtroppo questo non assicura l'infallibilità del sistema, ma sicuramente esclude le condotte dolose. Non appena giunta la segnalazione da parte di un grossista che aveva rilevato una supposta difettosa (a giugno del 2011) - continua il presidente della Geymonat - prima ancora che si attivasse il sistema di farmacovigilanza e intervenissero l'Agenzia italiana del farmaco e i Nas (a maggio del 2012), abbiamo tempestivamente e preventivamente bloccato la distribuzione e ritirato dal mercato tutte le scorte del farmaco, esattamente nel mese di luglio del 2011.

Questo per completezza d'informazione e per testimoniare la buona fede e la professionalità che da sempre caratterizza la Geymonat, che di certo non ha "pianificato minuziosamente la strategia per la preordinata contraffazione", così come riportato dai Nas. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e attendiamo di conoscere l'esito delle indagini che, siamo certi, dimostreranno che si è trattato di una criticità del sistema e non di un'azione deliberata da parte della nostra azienda. Vogliamo diffondere questo messaggio ai cittadini, ma anche ai medici e ai farmacisti che ringraziamo per la fiducia accordataci da anni».

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