Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CARONIA: DROGA, RISSE E ABUSIVISMO EDILIZIO, ARRESTI E DENUNCE

Caronia (ME), 20 luglio 2013 - Nella giornata di ieri, l’attività di prevenzione posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra per il contrasto alla produzione ed al commercio di sostanze stupefacenti, ha consentito di assicurare alla giustizia un 46enne, il quale è stato arrestato per avere realizzato in un terreno di sua pertinenza, una piccola coltivazione di cannabis indica.

A scovare le piantine di marijuana sono stati i militari della Stazione Carabinieri di Caronia, i quali, da alcuni giorni avevano notato che il 46enne si comportava in maniera sospetta.
Per tale motivo, i militari dell’Arma hanno iniziato un’attività di osservazione ed al momento opportuno sono intervenuti presso un terreno in località “Cinquegrane - Santuzza” del Comune di Caronia (ME), dove hanno sorpreso il prevenuto mentre era intento ad innaffiare delle piantine di cannabis indica.

Stante la flagranza di reato, il giovane, identificato in ALTAMORE Giuseppe, nato a Sant’Agata di Militello (ME), cl. 1966, ma residente a Caronia (ME), operaio, è stato pertanto tratto in arresto con l’accusa di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.
Nel corso della perquisizione effettuata nel terreno di pertinenza del citato ALTAMORE, i militari dell’Arma hanno così proceduto al sequestro di quattro piante di cannabis indica la cui lunghezza supera il metro e mezzo.
Lo stupefacente è stato quindi sottoposto a sequestro e sarà inviato ai laboratori del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina per le analisi quantitative e qualitative della sostanza.
Dopo le formalità di rito, pertanto, ALTAMORE Giuseppe è stato condotto presso il proprio domicilio, come disposto dal Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Mistretta, informato tempestivamente dai Carabinieri sulle attività svolte, in attesa di giudizio.


Ieri, all’esito di una attività di indagine, i militari della Stazione Carabinieri di Caronia hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Mistretta quattro persone, ritenute responsabili di rissa.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini dei Carabinieri, i quattro prevenuti, lo scorso 11 luglio 2013, mentre si trovavano nei pressi di un lido della frazione marina del Comune di Caronia (ME), si sarebbero resi responsabili di un acceso diverbio, poi degenerato in una rissa, in cui gli stessi si sarebbero affrontati in gruppi contrapposti colpendosi con calci e pugni.
Nel corso dei successivi accertamenti finalizzati a ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, i Carabinieri hanno sentito numerose persone, accertando che la lite tra i quattro prevenuti, tutti di età compresa tra i 17 ed i 25 anni, sarebbe scaturita per futili motivi di natura privata.


Nell’ambito delle attività volte alla prevenzione ed al contrasto dei reati afferenti le violazioni in materia edilizia, i militari della Stazione Carabinieri di Caronia hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Mistretta, una donna di 74 anni, in quanto ritenuta responsabile di abusivismo edilizio.
Dagli accertamenti eseguiti dai militari dell’Arma è infatti emerso che la prevenuta aveva realizzato opere edilizie in assenza della prevista concessione edilizia.

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