Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

INPS SOSPENDE I TRATTAMENTI PENSIONISTICI AGLI STRANIERI E NON SI SA PERCHÉ

Roma, 17/07/2013 - Abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni da parte di stranieri regolarmente soggiornanti che si sono visto sospendere i trattamenti pensionistici da parte dell’INPS senza alcuna plausibile motivazione se non in non meglio precisate verifiche. A seguito d’informazioni si è potuto apprendere che la questione coinvolga migliaia di cittadini immigrati,
tutti regolarmente soggiornanti e titolari di pensione sociale o di vecchiaia che dopo l’improvvisa sospensione dei propri trattamenti da parte dell’Istituto, hanno cercato invano di poterne ottenere il ripristino ed oggi si ritrovano senza alcuna altra fonte di reddito.

È un fatto gravissimo e a denunciarlo pubblicamente è Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che chiede una pubblica spiegazione da parte dell’ente previdenziale e a riprendere l’erogazione delle pensioni immediatamente con il versamento degli arretrati del periodo di sospensione.
In ogni caso, ci siamo attivati con i nostri operatori sia presso l’ente che la Guardia di Finanza, che non hanno potuto fornire adeguate informazioni in merito alla questione anche per il rimpallo di competenze tra soggetti.
Anche per tali ragioni, abbiamo già avviato i primi ricorsi per ottenere il ripristino dei benefici, perché non vorremmo che a pagare i costi della crisi ancora una volta fossero gli ultimi, che potrebbero essere stati individuati, da parte dello Stato, negli immigrati seppur in regola e a molti dei quali dopo che hanno versato per anni i contributi.

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