Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MISTRETTA: I SOCIALISTI APPOGGIANO LA PROPOSTA DEL TRIBUNALE DEI NEBRODI

Messina, 28 giugno 2013 - Anche la Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia” esprime il proprio sostegno alla proposta di istituzione del Tribunale dei Nebrodi, che sarà presentata durante la riunione congiunta dei consigli comunali dei circondari giudiziari di Mistretta e Nicosia, fissata per lunedì 29 luglio alle 17,30 presso il palazzo municipale del centro amastratino.
La proposta prevede l’accorpamento dei Tribunali di Mistretta e Nicosia in un unico ufficio giudiziario, che dovrebbe operare pariteticamente presso le due sedi.

Secondo Antonio Matasso, presidente della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, «l’iniziativa è meritevole in quanto mira a scongiurare la soppressione di due tra le presenze più importanti dello Stato nella Sicilia centro-settentrionale, importanti presidi di legalità nella zona nebroidea compresa tra le province di Messina ed Enna.

Come socialisti – conclude Matasso – abbiamo sempre sostenuto l’insostenibilità della simultanea soppressione delle due strutture giudiziarie, anche in considerazione delle significative difficoltà nel raggiungere Patti o Enna per i cittadini che vivono nelle aree interne dei Nebrodi occidentali». Quella di un unico tribunale con due sedi paritetiche appare la soluzione più razionale per un territorio già ampiamente penalizzato, a detta dei vertici della Fondazione.


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