Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CROCETTA SU LIBERO GRASSI: "DOBBIAMO ONORARNE LA MEMORIA SEGUENDO IL SUO ESEMPIO”

Palermo, 29 agosto 23013 – “Libero Grassi è una delle testimonianze di coloro che non intendono mai piegarsi ai poteri criminali, che non rinunciano alla propria libertà. C'è qualcosa di indivisibile tra lotta alla mafia, al racket e lotta per l'affermazione dei diritti dei cittadini. Libero, ha dato un esempio che tutta la Sicilia deve continuare a seguire e noi abbiamo il dovere di onorare la sua memoria seguendo il suo esempio”.

L’Asaec di Catania, l’Associazione antiestorsione che da anni opera sul territorio catanese nel nome di Libero Grassi, a ventidue anni dall’uccisione dell’imprenditore (29 agosto 1991) e dalla sua costituzione, ci tiene a ricordare «come l’impegno dell’associazionismo abbia contribuito a risvegliare l’opinione pubblica e, soprattutto, a spingere commercianti e imprenditori a denunciare il pizzo. Un fenomeno, quest’ultimo, in leggera diminuzione, che oggi in molti casi ha scavalcato il muro della paura e dell’omertà. In un contesto di grave crisi economica, gran parte degli estorsori, infatti, rinunziano a chiedere il pizzo a tutti quegli imprenditori che aderiscono alle associazioni: dati riferiti dai pentiti e comprovati dai fatti, che oggi ci confermano le supposizioni di vent’anni fa».

L’Asaec, supportata dalla consulenza gratuita di un team di avvocati e commercialisti, che lavorano a favore di chi è vittima di estorsione, vuole celebrare il giorno della commemorazione con una riflessione e con un invito a «continuare a segnalare gli episodi mafiosi – sottolineano i soci – per aumentare questo lieve indice di crescita delle denunce sporte e continuare a dare un segnale di timida reazione all’illegalità. Nella nostra regione, avamposto delle attività criminali, c’è ancora tanto, troppo sommerso: dobbiamo denudare il sistema mafioso attraverso forti azioni di contrasto; dal canto nostro saremo sempre al fianco delle vittime dell’usura attraverso il sostegno continuo di esperti e consulenti. Dall’accesso agli sgravi fiscali per chi denuncia il proprio aguzzino ai contatti con la rete istituzionale dell’antiracket, passando per il sostegno psicologico e i pareri consultivi, l’Asaec non lascerà da soli tutti coloro che decideranno di iniziare questa battaglia in nome della legalità».


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