Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MIRTO, DOMANI IL CONCERTO DEL GRUPPO "KALAMOS ENSEMBLE" PER LA 1^ RASSEGNA DI MUSICA POPOLARE

Mirto (Me), 20/08/2013 - Secondo appuntamento della 1a Rassegna di musica popolare a Mirto con il Gruppo Kalamos Ensemble di Galati Mamertino che si esibirà domani 21 agosto con inizio alle ore 21.30 nei pressi della piazza principale del paese nebroideo. Una rassegna musicale, organizzata dalle Associazioni "Vivere Mirto" e "La Dispensa" con la
collaborazione dell'amministrazione comunale di Mirto, iniziata il 16 agosto con l'esibizione dell'artista di fama internazionale, l'uruguaiano Claudio Taddei.

Il gruppo di domani i "Kalamos Ensemble" hanno riscosso un enorme successo perchè da anni stanno sviluppando un originale progetto musicale centrato sulla riscoperta e valorizzazione dello strumentario siciliano di tradizione, con particolare attenzione alla famiglia dei fiati pastorali (ance e flauti), e sul recupero del canto popolare nelle sue espressioni più originali.

Per quanto concerne lo strumentario (costruito da alcuni elementi del gruppo), i Kalamos, oltre ad utilizzare la zampogna a paro, massima espressione organologica della tradizione pastorale della Sicilia nord-orientale (Peloritani e Nebrodi), e del flauto diritto di canna, semplice, hanno recuperato, con assoluto rispetto filologico, l’uso del doppio flauto di canna, quasi del tutto estinto nell’uso e nella memoria organologica, e del triplo flauto, quest’ultimo ricostruito sulla base delle fonti iconografiche del Cinque e Seicento, e, ancora, del clarinetto semplice e doppio, anch’esso attestato marginalmente. Assieme ai flauti e alle ance pastorali, dalle remote e mitiche ascendenze mediterranee, il Kàlamos Ensemble, fa ricorso ad altri strumenti tipici della prassi musicale siciliana di tradizione orale, quali la chitarra, la citola,il mandolino e il tamburo a cornice.
La Rassegna si concluderà il 25 agosto con il Gruppo di musica popolare Carmina Solis che si esibirà con proprie musiche e canti.

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