Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

UCRIA: UN ARRESTO PER VIOLENZA, RESISTENZA, MINACCIA E LESIONI A PUBBLICO UFFICIALE

Ucria (ME), 23 agosto 2013 - Prosegue senza sosta il quotidiano impegno per la prevenzione e repressione dei reati a cura dei Carabinieri della Compagnia di Patti ed in particolare di quelli della Stazione di Ucria e Sinagra che, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato per violenza, resistenza, minaccia e lesioni a Pubblico Ufficiale, un 52enne incensurato.

In particolare, i militari dell’Arma, a seguito di segnalazione telefonica pervenuta sull’utenza 112 di pronto intervento, si recavano in un’abitazione privata sita nel comune di Ucria (ME), dove era stata segnalata un’aggressione in atto.
Nella circostanza, i Carabinieri giunti sul posto, constatavano che il 52enne RANDAZZO Francesco, brandendo un bastone, inveiva contro il portone d’ingresso dell’abitazione della coniuge.

Nonostante i tentativi posti in essere dai Carabinieri al fine di riportare la calma, il prefato, aggrediva i militari con calci e pugni e, dopo una breve colluttazione, lo stesso veniva immobilizzato.
Nella circostanza, un militare componente della pattuglia operante, riportava lesioni successivamente giudicate guaribili in dieci giorni s.c.

Dopo aver proceduto all’identificazione dell’aggressore ed aver accertato che lo stesso aveva anche posto in essere l’illecita condotta di maltrattamenti in famiglia, atteso che cercava di provocare lesioni ai propri familiari conviventi, scattavano le manette con l’accusa di violenza, resistenza, minaccia e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché una denuncia in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia.
Al termine delle formalità di rito, il predetto RANDAZZO Francesco è stato trattenuto nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Patti, in attesa di essere giudicato nella giornata odierna presso il Tribunale di Patti nel corso dell’udienza che si terrà con rito direttissimo.
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Nel primo pomeriggio di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Graniti, nell’ambito di un controllo di polizia effettuato per la prevenzione dei reati commessi da soggetti sottoposti a misure disposte dall’A.G., hanno arrestato in flagranza di reato un 53enne, poiché resosi responsabile di evasione.
A finire in manette, OLIVERI Ugo Carmelo, cl. 1960, residente a Gaggi (ME), già noto alle Forze dell’Ordine, in atto sottoposto alla misura della detenzione domiciliare.
In particolare, nel corso del controllo posto in essere dai militari dell’Arma per verificare l’ottemperanza della misura disposta dall’A.G., il predetto OLIVERI non si trovava presso l’abitazione ove fruisce gli arresti domiciliari disposti dal Tribunale di Messina.
A quel punto, nonostante l’atteggiamento di favoreggiamento tenuto da un componente del nucleo familiare dell’OLIVERI Ugo Carmelo, scattavano le ricerche dell’evaso che veniva successivamente rintracciato nel territorio del comune di Castiglione di Sicilia (ME).
Dopo l’arresto con l’accusa di evasione, su disposizione dell’A.G. competente, prontamente informata dai Carabinieri, il prevenuto veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Catania.
Nel medesimo contesto operativo i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà un componente del nucleo familiare dell’OLIVERI Ugo Carmelo per procurata evasione.

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