Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ALL’ARS LA QUESTIONE DEL LAVORO NELLE CAMPAGNE, UNA NORMATIVA IPOCRITA NELL’EUROPA CHE BRUCIA SOLO INTERESSI E DEBITI

17/09/2013 - L’ARS nella seduta di domani 18 settembre, tra gli altri punti all’odg, tratterà: iniziative in materia di trattamento di materiali agricoli o forestali naturali non pericolosi. Quello della bruciatura di paglia, sfalci e potature nei lavori della campagna rimane un problema delicato e importante nell’economia regionale. Alla base del dibattito vi è una notevole dose di ipocrisia in quanto sarebbe vietato smaltire la legna e le erbe secche della
campagna ma non è raro assistere allo loro 'palese' combustione: com’è giusto che sia. Ma il recepimento delle normative comunitarie segue lo stesso percorso che ha portato l’Italia (ma non solo) al raddoppio dei prezzi e ad una crisi che non vede una via d’uscita, malgrado qualche propagandistico annuncio

L'Assemblea regionale siciliana nella seduta di lunedì 12 agosto 2013, presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone, era stata rinviata a domani, mercoledì 18 settembre 2013 alle ore 16, con all’ordine del giorno, tra l’altro: Interventi urgenti per la modifica dell'attuale Piano di gestione dei rifiuti e per la riduzione dei rifiuti indifferenziati in Sicilia; b) Iniziative finalizzate alla dismissione e al recupero dei borghi rurali appartenenti al demanio regionale; c) f) Soppressione dell'ente porto di Messina e rilancio della "Zona Falcata"; g) Interventi a sostegno delle piccole e medie imprese siciliane titolari di emittenti televisive locali, per il rafforzamento tecnologico-organizzativo e la transizione al sistema digitale terrestre; h) Interventi a tutela del cantiere navale di Palermo; i) Iniziative atte a modificare l'articolo 13 del decreto legislativo n. 205 del 2010 in materia di trattamento di materiali agricoli o forestali naturali non pericolosi.


Nel 2011 è stato Approvato dall'Ars, con voto unanime, il disegno di legge per lo sviluppo dell'agricoltura e la pesca. Dal resoconto d’aula risulta che sono stati recepiti due ordini del giorno, proposti dall'on. Rinaldi, che aveva presentato un’interrogazione già alla fine di settembre, e dall’on. Corona, finalizzati a sancire che i residui vegetali agricoli non sono da considerare rifiuti, ma prodotti agricoli e come tali sarà possibile continuare a bruciarli in loco nelle campagne.

La norma approvata prevede che nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo, forestale naturale non pericoloso, utilizzati in agricoltura come pratica agricola nell'ambito dell'azienda in cui si producono e fermo restando il divieto per le aree individuate ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE e della Direttiva 92/43/CEE (zone di fauna ed ecosistemi protetti).

Commenti

  1. Effettivamente è una norma ipocrita. Manca il buon senso. I residui vegetali agricoli non sono rifiuti, ma prodotti agricoli e come tali deve essere possibile continuare a bruciarli in loco nelle campagne.

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