Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BERLUSCONI. S. ALFANO: “PARLARE ANCORA DI DIRITTO ALLA DIFESA È TERRORISMO PSICOLOGICO”

PALERMO, 3 SET - “Ricordo ai vari Violante e Casini che la legge prevede tre gradi di giudizio e che Berlusconi è stato condannato ormai in via definitiva: di quale diritto alla difesa si parla? E’ evidente il tentativo di tenere in piedi il ‘governissimo’, ma non si può continuare a farlo in questo modo. Casini parla di garantismo di fronte a una condanna definitiva! Cosa vogliamo fare? Istituire un quarto grado processuale ad personam?

Silvio Berlusconi ha subìto un giusto processo, il suo diritto alla difesa lo ha avuto ed esercitato ed è stato condannato. Ora basta. Ci si attacca alla Corte dei Diritti di Strasburgo ben sapendo che questa non si pronuncerà sulla legge Severino né su altre, né, tanto meno, sulle sentenze. Ci vuole coraggio a parlare di violazione dell’art. 7 della Carta dei Diritti dell’Uomo, sapendo che da vent’anni le Istituzioni italiane sono ‘occupate’ da un personaggio come Berlusconi, che ha ottenuto innumerevoli vantaggi e vie di fuga dalla giustizia. Parlare ancora di diritto alla difesa è terrorismo psicologico allo stato puro. Si archivi questa turpe vicenda e si pensi al bene del Paese”.

Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia.

“Le sentenze si rispettano - aggiunge Sonia Alfano -, come le leggi. Oggi il vice presidente del Consiglio e Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sul luogo in cui fu ucciso il generale Dalla Chiesa, ha parlato di rispetto delle leggi. Alle parole sarebbe bene far seguire i fatti - sottolinea - altrimenti sembrano parole di circostanza, pronunciate peraltro in occasioni molto delicate. Bisogna osservare le leggi e - conclude - rispettare le sentenze, specie quelle definitive”.

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