Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

CAPO D’ORLANDO ABBRACCIA L’ORLANDINA BASKET

Capo d’Orlando, 1 settembre 2013 -  Nell’entusiasmo dirompente della gente che ha gremito Piazza Matteotti in ogni angolo è stata presentata ufficialmente ieri sera l’Orlandina Basket 2013/14. «Dove può arrivare l’Orlandina? Deve arrivare dove è arrivata stasera cioè qui tra la sua gente – afferma il Presidente Sindoni, il primo a salire sul palco – può davvero andare ovunque, perché sarà sempre la nostra Orlandina».
Dice bene il Presidente, già nella prima serata di ieri si respirava forte l’amore incondizionato di questo popolo verso i propri colori, verso la propria città e verso questo sport. Capo d’Orlando è questa qui. «So che in una categoria così alta contano tanto i budget e la possibilità d’intervento durante l’anno – continua Sindoni – ci sono squadre che puntano a vincere il campionato. Noi non rientriamo in quel range, ma nessuno può rientrare in quello nostro di ambizioni e passione». C’è anche lo spazio per una sorpresa nel primo intervento della serata: il Presidente annuncia, infatti, che la maglia numero 10, ritirata dieci anni fa in onore di Alessandro Fantozzi, tornerà a correre al palazzetto sulle spalle del campione croato Sandro Nicevic.

Sono seguiti sul palco il Responsabile Organizzativo Ciccio Venza, il Direttore Marketing e Comunicazione Aurelio Coppolino e il Direttore Sportivo Peppe Sindoni. Traspare felicità dalle parole del Ds: «L’anno scorso abbiamo chiuso una stagione molto positiva in cui si è rivista l’Orlandina nel basket che conta e la gente riprendere a innamorarsi di questo sport. Capo d’Orlando non deve perdere il suo spirito. Abbiamo budget limitati, ma sono sicuro che faremo bene».

E’ il momento dello Staff Tecnico, arriva Coach Pozzecco ed è subito showtime: «Vi scippo la testa»! Pantaloni fradici di chissà cosa (“mi sono emozionato..”), prova il microfono in testa al conduttore Peppe Marici e ha una parola di scherzo per ognuno del suo staff. Sa anche farsi serio però il Coach: «La Società mi ha regalato delle emozioni bellissime che avevo già condiviso con i miei compagni di squadra alle Olimpiadi del 2004 dove abbiamo vinto la medaglia d’argento. Enzo e Peppe (Presidente e Ds, ndr) hanno avuto la sensibilità e la lungimiranza cestistica di portare questi personaggi clamorosi a Capo».

Personaggi clamorosi come Teo Soragna, cui Andrea Benevelli ha consegnato l’eredita di capitano dell’Upea, o come Gianluca Basile, nella cui bacheca dei trofei non manca quasi nulla. «Pensando a Capo – ammette Soragna – la prima parola che viene in mente è amicizia. Sono sicuro che potrò stare qui a lungo, la gente è davvero fantastica. Ho la Sicilia nel cuore». I due campioni italiani sembrano già conquistati dall’ambiente paladino. Il “Baso” è arrivato all’Orlandina dopo quattordici stagioni consecutive di Eurolega: «Sono qui per vincere. Abbiamo le basi per fare bene». Nove anni fa, Poz, Teo e Gianluca, festeggiavano l’argento l’olimpico e adesso si sono ritrovati a Capo d’Orlando da vecchi amici: «Ho visto Coach Pozzecco – racconta sorridente il Baso – allenarci a difendere, stare lì giù baso, proprio lui che non ha mai difeso da giocatore. La pallacanestro è davvero uno sport assurdo». L’Orlandina ha ritrovato, dunque, l’affetto di un intera comunità e può guardare avanti con fierezza certa che nulla davvero può separarla davvero dalla sua gente.

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