Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

SCHIFANI: "NESSUNA CRISI MA SIAMO PRONTI A QUALUNQUE BATTAGLIA"

Schifani: Noi pronti alla crisi, ma tutto dipende dal Pd. La nota del capogruppo del Pdl al Senato
Roma, 05/09/2013 - “Non siamo pronti a nessuna crisi di Governo, naturalmente tutto dipenderà dai comportamenti degli altri partiti non dal nostro. La posizione é stata sempre chiara. Oggi abbiamo fatto un’articolata capigruppo dove abbiamo registrato la fortissima compattezza di tutti i parlamentari attorno a Silvio Berlusconi e abbiamo
espresso solidarietà nei confronti di alcuni senatori che sono stati indicati dai giornali come presunti traditori. Il gruppo é compatto, unito, pronto a qualunque tipo di battaglia”.

“La documentazione dei giudici svizzeri rivelata dal settimanale Tempi e le notizie pubblicate oggi dal quotidiano Libero svelano la totale infondatezza della sentenza pronunciata sui diritti Mediaset. Se é vero che non soltanto Mediaset e la televisione svizzera, ma anche la Rai comprava regolarmente i diritti tv della Paramount servendosi della mediazione di Frank Agrama a prezzi addirittura comparabili, se ne deduce che questi fosse un intermediario reale e non fittizio. Con questo ulteriore fatto, così come l’inesistenza di prove della presunta cessione di denaro da parte di Agrama al Presidente Berlusconi, risulta evidente che l’intero processo sia stato viziato fin dall’origine conducendo a una sentenza ingiusta, che si dovrebbe correggere”.

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