Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

TRIBUNALI & GIUSTIZIA: CGIL CISL UIL PRONTE ALLA MOBILITAZIONE: “DAL MINISTRO NESSUNA RISPOSTA, DAL 14 SETTEMBRE RISCHIO CAOS

Roma, 10 settembre 2013 - “La riforma della geografia giudiziaria rischia di gettare la Giustizia nel caos organizzativo dal prossimo 14 settembre”. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa esprimono forte preoccupazione dopo l’incontro di ieri sera con la titolare del dicastero di via Arenula, Anna Maria Cancellieri, e preparano la mobilitazione: “Il ministro si è dimostrato indisponibile a mettere mano ad una riforma
che così com’è non può funzionare e questo anche per l’incapacità e la chiusura a qualsiasi confronto da parte dell’amministrazione. Come diciamo da tempo questa riforma non risolverebbe nessuno dei ritardi strutturali del sistema”.
“Abbiamo chiesto con forza un rinvio funzionale e meramente tecnico del riordino proposto dal Governo, ritenuto indispensabile per risolvere i problemi organizzativi” rimarcano le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil. “Ma soprattutto abbiamo chiesto di iniziare insieme una seria riorganizzazione dell’amministrazione giudiziaria, segnalando l’attuale inesistenza di un sistema di corrette relazioni sindacali con i vertici amministrativi del Ministero, che non siamo più disposti a tollerare”.

Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa hanno preannunciato al Ministro la presentazione di una vera e propria piattaforma sulla Giustizia. “Per fare una riforma vera non basta chiudere o riaprire temporaneamente tribunali, non bastano deroghe o provvedimenti improvvisati come quelli che bloccano addirittura la mobilità volontaria distrettuale. Serve un disegno organico che tenga insieme modernizzazione del sistema e valorizzazione delle professionalità del personale giudiziario, già fortemente penalizzato dall’esercizio delle proprie funzioni in condizioni disagiate ed in assenza della corresponsione degli emolumenti dovuti (FUA, buoni pasto, straordinari)”.

“Al tavolo del ministro abbiamo portato proposte concrete” sottolineano ancora Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa: “un piano di riorganizzazione degli uffici che metta al centro il servizio, aggredisca i nodi veri del problema e che punti sul processo telematico, sulla digitalizzazione, sui programmi di controllo di gestione. E poi che scommetta sulle professionalità interne e su un piano di reclutamento adeguato anche attraverso la copertura delle 8.000 carenze di organico”.

“Su questi punti nessuna risposta dal Ministro” concludono le tre federazioni che annunciano “iniziative di protesta già dai prossimi giorni”: si inizierà con volantinaggi davanti alle Prefetture, ai Tribunali dei capoluoghi di provincia ed alle sezioni distaccate per informare cittadini e lavoratori. Le iniziative saranno accompagnate da conferenze stampa indette a livello locale. Manifestazioni regionali in contemporanea davanti alle Corti di Appello e alla sede del Ministero della Giustizia sono previste poi per la giornata del 20 settembre.

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